BIBLIOGRAFIA DISARMATA: L’INDICE COMPLETO

Care e cari, ho lavorato un po’ per fornirvi l’elenco completo della Bibliografia disarmata, un progetto che risale al 2022 e che per diversi mesi è stato al centro di questo blog. Questa bibliografia, nei fatti, è un’arma, ma argomentativa, da usare per spiegare a tutti coloro che parlano di pacifinti e anime belle e imbelli da divano che non funziona così, e che la storia della rivolta nonviolenta, in tutte le forme che ha preso nel tempo, è tutt’altro che pigra inazione. Troverete le storie di scrittori e scrittrici, da Cassola a Woolf, da Moravia a Huxley e Hugo. Troverete i profili di attivisti e pensatori, da Langer a Gene Sharp, da Dolci a Capitini. Troverete le azioni, dalla rivolta di Pratobello alla guerra contro la fosforite. Troverete le storie, i racconti, i romanzi. A ogni link corrisponde un post. Con l’augurio che sia utile, e che serva, almeno, a trovare le parole.

 

 

Carlo Cassola

Virginia Woolf

Thoreau

Alex Langer

Alberto Moravia

Aldous Huxley

Danilo Dolci

Greenham Common

Józef Rotblat

La rivolta di Pratobello

Gene Sharp

Marina-Culebra

La guerra della fosforite

Pietro Pinna

Contro la poll tax

Il decalogo del buon danese

Aldo Capitini: uno e due

Paolo Sabbetta

Chambon-sur-Lignon

Solidarnosc, con la partecipazione di Fortini

Saramago

Fridtjof Nansen

I bambini di Birmingham

Wave Hill

Stephen, Shirley e la foresta di Puroera

La marcia del sale

David Grossman

La lotta di Larzac e José Bové 

Vandana Shiva, i semi, e pure i Sibillini

Ernesto Balducci

Don Milani

Giuliano Pontara

Johan Galtung

Jean-Marie Muller

Biancamaria Frabotta e Ibn Hamdîs

John Lennon

Jane Addam e il sogno di Hull House

Giorgiana Masi

Anna Bravo

Victor Hugo

Emilio Lussu

Betty Williams

Matilde Serao

Lluïsa Vidal i Puig

Ursula Franklin

Fragole e sangue

Lew Ayres, il dottor Kildare e all’Ovest niente di nuovo

Wilfred Owen 

Oppenheimer e il dottor Manhattan

Vera Brittain e due articoli del codice penale

Abraham Yehoshua

Peter Benenson

SCUP

Il rivoltoso sconosciuto

La triplice rivoluzione

Il CISA

Il club di Roma

Il manifesto delle 343

Shere Hite

Le librerie

Battlefield, di Peter Brook

Rachel Carson

Franz Wedekind

Primo Mazzolari

La storia, di Elsa Morante

Manlio Cancogni

Cochabamba

Nelson Mandela

Noi credevamo

Le sciovie e Alex Langer

Quelli che si allontanano da Omelas

James Holden

The Scythe

9 pensieri su “BIBLIOGRAFIA DISARMATA: L’INDICE COMPLETO

  1. Diffonderò!! Vorrei avere 20 anni di meno per leggere una parte di questi libri. Spero che gli insegnanti li propongano agli studenti!

  2. Mi dispiace che ,tra gli autori con vocazione fortemente pacifista,non sia stato incluso ALBERTO L’ABATE.
    Impossibile non conoscerlo,per tutte le lotte nonviolente in cui si è impegnato,insieme alla moglie Anna Luisa.
    Ricordo quella,per impedire la costruzione di due centrali nucleari a Montalto di Castro.
    Ricordo anche quella contro i missili Cruise a Comiso.
    Ricordo anche l’impegno per la nonviolenza nei due conflitti internazionali,in Iraq,con i “Volontari di Pace”e nel kosovo.Ha scritto anche molti libri….,ad esempio”Consenso,conflitto

    e mutamento sociale.Imtroduzione ad una sociologia della nonviolenza “(Franco Angeli.Milano)

    Grazie per l’attenzione!🏳️‍🌈
    13 Marzo 2025

    1. Per favore, non facciamo anche in questo caso il gioco del “chi c’è e chi non c’è”. E’ evidente che la bibliografia non è conclusa, e sta a ognuno e ognuna ampliarla e arricchirla.

  3. Mi scusi,non sapevo che anche i lettori potessero partecipare.
    Ci penserò.
    Mi scusi ancora e grazie del “suggerimento”

  4. Buongiorno. Grazie per a bella lista. Vorrei ricordare il nostro scapigliato Ugo Tarchetti con “una nobile follia” del 1866. Ci riaggancia alle vicende attuali essendo ambientata ai tempi della tragica battaglia di Crimea.

  5. VITTORIO ARRIGONI
    “GAZA,RESTIAMO UMANI”
    (Il Manifesto -Manifesto libri)

    Dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009, Vittorio racconta, quotidianamente,la sanguinosa offensiva israeliana “Piombo fuso”, contro la Striscia di Gaza.
    Senza la Presenza,nella Striscia,del pacifista Vittorio Arrigoni,la guerra di Gaza ci sarebbe arrivata solo attraverso le agenzie di stampa.
    Vittorio fu sequestrato e ucciso ,a Gaza,da un gruppo fondamentalista,
    il 15 aprile 2011.
    “RESTIAMO UMANI”è l’adagio con cui Vittorio firmava i suoi pezzi per il Manifesto e per il blog.
    Vittorio ci invitava a ricordarci della natura dell’uomo.
    Vittorio non credeva nei confini,nelle barriere,nelle bandiere:”Credo che apparteniamo,tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini,alla stessa famiglia,che è la famiglia umana.”(Vittorio Arrigoni)

  6. VITTORIO ARRIGONI
    (da “Gaza.Restiamo uniti)
    I MORTI E I VIVI
    (19 gennaio 2009)
    “A Gaza solo i morti hanno visto la fine della guerra.
    Per i vivi non c’è tregua che tenga alla battaglia quotidiana per la sopravvivenza.Senza più acqua,gas,corrente elettrica,senza più pane e latte per nutrire i propri figli.Migliaia di persone hanno perduto la casa.
    (———————-)
    Restiamo umani

  7. VITTORIO ARRIGONI
    (da “Gaza.Restiamo uniti)
    I MORTI E I VIVI
    (19 gennaio 2009)
    “A Gaza solo i morti hanno visto la fine della guerra.
    Per i vivi non c’è tregua che tenga alla battaglia quotidiana per la sopravvivenza.Senza più acqua,gas,corrente elettrica,senza più pane e latte per nutrire i propri figli.Migliaia di persone hanno perduto la casa.
    (———————-)
    Restiamo umani

    VITTORIO ARRIGONI
    (Da “Gaza.Restiamo umani”)
    LACRIME CHE HANNO VISTO
    (22 gennaio 2009)
    (——————–)
    “Il confine Israelo/PALESTINESE non è mai sembrato così marcato come dal tetto della casa di Naema.Da una parte le colline verdeggianti costantemente irrigate dei Kibbutz israeliani, dall’ altra, l’arsura di una terra saccheggiata di sorgenti e pascoli
    Naema mi ha raccontato i suoi ultimi giorni:una testimonianza olfattiva, tattile e uditiva del massacro.Non oculare, perché Naema è non vedente.(———-)
    L’edificio in cui vive sorge su una collinetta ed è il più alto del villaggio.I soldati diTsahal hanno giudicato strategica la sua posizione,sono entrati e l’hanno occupato per due settimane.”Durante tutto questo tempo solo due volte ci hanno portato da bere e il cibo era rappresentato dall’avanzo del rancio dei soldati.Non ci hanno mai consentito di andare in bagno e abbiamo dovuto fare i bisogni in un angolo della stanza.
    (———————)
    Restiamo umani

  8. A distanza di quattordici anni,dalla morte violenta di Vittorio Arrigoni,a Gaza,la situazione è ulteriormente peggiorata.
    Tutti noi abbiamo sentito le ultime notizie:il piano di occupazione della Striscia di Gaza,da parte di Israele e lo sfollamento della popolazione….

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