Io ho una piccola fortuna, e la tengo cara. Fra le tante mail che ricevo, ci sono quelle, discrete e gentili come chi le invia, di Roberta Dapunt, che scrive poesie bellissime. Poco fa mi ha mandato questa. Pensata, dice, così: “Ieri sera ho letto la notizia della ragazza morta perché picchiata dalle forze dell’ordine in Iran, non voleva cantare insieme al coro l’inno di lode dedicato alla guida suprema Alì Khamenei. Mi tremavano le mani. Le ciocche di capelli nel mondo ormai sono diventate un simbolo di ribellione, e però un simbolo appunto, continuiamo a far sapere”.
E’ un regalo, e io lo condivido, perché così bisogna fare in questi tempi oscuri.