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informativo, tanto per tirare un piccolo respiro. Gli amici traduttori de L’Autoreinvisibile
mi mandano il loro programma per la
Fiera del Libro di Torino
Ovvero,
dal loro comunicato: “la proiezione di
un documentario di Pier Paolo Giarolo in cui i traduttori raccontano cosa
accade quando un libro passa da una lingua all’altra (venerdì 11 maggio, ore
21.00, Sala Blu) e un "Invito alla traduzione letteraria" riservato a
chi vuol scoprire i segreti di quest’arte fatta mestiere attraverso la ‘voce
italiana’ di Ian McEwan, Susanna Basso. Nell’occasione, a Susanna Basso verrà
conferito il nuovo premio alla traduzione intitolato a Nini Castellani
Agosti (sabato 12 maggio, ore 15.00, Sala Madrid). “
Inoltre. “Tornano
i consueti incontri professionali: Alessandra Bazardi (Harlequin-Mondadori),
Ena Marchi (Adelphi), Beatrice Masini (Fabbri) e Cristina Prasso (Nord)
discuteranno di come si modula l’approccio traduttivo all’interno della
narrativa di genere (venerdì 11 maggio, ore 13.30, Sala Blu); Mariarosa Bricchi
(BUR), Donata Feroldi, Barbara Lanati, Paola Mazzarelli e Antonio Prete
parleranno della lingua del traduttore (sabato 12 maggio, ore 12.30, Sala Madrid);
Isabella Camera d’Afflitto, Alessandra Lavagnino, Bruno Mazzoni e Fulvio
Ferrari ci riveleranno gioie e dolori di chi traduce testi di letterature
lontane dalla nostra cultura, come l’arabo o il cinese, o semplicemente
dal nostro sguardo, come il rumeno e l’islandese (domenica 13 maggio, ore
12.00, Sala incontri Spazio Professionale BFB)”.
Ps. La
vostra eccetera sarà impegnata qui e qui. E, fuor di Fiera, qui.
ho letto di recente un autore libico tradotto da Isabella Camera d’Afflitto.
Bene, bene, questa necessità di tradurre scritture e mondi altrimenti invisibili e lontani mi ricorda da presso qualcosa.