A chi gli chiede perché si avventura in un viaggio verso Shengal, Zerocalcare risponde dicendo che forse gli hanno installato il chip “della decenza umana minima”, e aggiunge “se st’urgenza non la capisci, si vede che non la poi capì”. E’ vero. Se nessuno la racconta, quella storia, chi la sta vivendo nei fatti, rischiando la morte e la sparizione di quanto ha costruito, sparisce. Non è che una tragedia, un’emergenza, un pericolo, finiscono quando smetti di raccontarli tu. Continuano, ma noi non lo sappiamo.
Porzia Petrone, che ho conosciuto sabato a Bari, ha continuato negli anni a raccontare la storia del fratello Benedetto, ucciso dai fascisti nel 1977, a 18 anni. Questo intendo quando dico che la letteratura è una finestra, talvolta suscitando certi oh-oh-ohibò fra i coltissimi. Per dirla con Zerocalcare, quando si raccontano queste storie, si fa qualcosa “che serve pure a noi”.
(e se non lo capisci, si vede che non lo poi capì”).