“E’ vero, il tempo è breve, cosi’ breve che è già un grave obbligo adoperarsi perché non sia accorciato. Ed è questo che da ogni parte viene chiesto ai titolari del potere politico, in attesa che la mutazione antropologica si svolga secondo i suoi ritmi, sicuramente lunghissimi.”
Era un 25 aprile quando Ernesto Balducci morì dopo un incidente stradale. E’ stato molte cose: un religioso, uno scrittore, un intellettuale e uno dei più importanti attivisti per la pace e il disarmo. Non ne avete sentito parlare moltissimo, in questi giorni, anche se ieri ricorrevano i trent’anni dalla sua morte, e forse non è un caso, in tempi in cui la parola pacifista è diventata un insulto, un motivo di aggressione verbale e di disprezzo pubblico. Pazienza. Vi riporto qui parte di un suo intervento al convegno di “Testimonianze” il 14 novembre 1981.