I GENITORI DI ETHAN

Il 9 aprile scorso Jennifer e James Crumbley sono stati condannati a 10 e 15 anni di carcere per omicidio colposo. Sono i genitori di Ethan, il ragazzino quindicenne che tre anni fa sparò in una scuola del Michigan e uccise quattro compagni di classe. Ethan è già stato condannato all’ergastolo, mentre i genitori sono stati ritenuti colpevoli e, peggio, complici, per non aver capito che il figlio era in procinto di commettere una strage, ignorando un suo disegno violento e omettendo di custodire con attenzione una pistola presente in casa. Un precedente per tutto il paese, hanno commentato i giuristi. Lo è, ma non soltanto per il diritto: intanto manca, fra i colpevoli, il governo degli Stati Uniti e la sua politica nei confronti delle armi, da anni così ottusa da tollerare che il quaranta per cento delle famiglie possieda almeno una pistola. Peggio:  condannare per omicidio colposo i genitori significa considerare la famiglia una monade impermeabile al mondo, e dunque togliersi un problema, trovare il famoso capro espiatorio e, come faceva il generale Patton, continuare ad amare l’orrore e le macerie che si provocano.