Nelle pieghe della storia si mosse Ursula Franklin, fisica, naturalizzata canadese. Partecipò al Baby Tooth Survey, che evidenziò la presenza di materiale radioattivo nei denti dei bambini e contribuì a fermare i test nucleare nell’atmosfera. Si batté perché i proventi delle tasse non finanziassero le armi e le guerre. Non riuscì a ottenere una vittoria.
C’è una morale? Non lo so, ma c’è una considerazione da fare: il lieto fine è faccenda da serie televisiva o da film. Esistono storie che terminano con un apparente fallimento: eppure contano ugualmente, perché ci dicono che qualcuno ha tentato, e che vale la pena tentare ancora.