130. STORIE DAI BORGHI. RINASCO: MA DAVVERO?

Apri la pagina locale dell’Ansa, e cosa leggi di bello? Che si rinasce, ullallà:
“”Rinasco”, uno slogan per rilanciare le aree terremotate e l’Appennino: è questo l’ obiettivo del Comitato scientifico della Fondazione Aristide Merloni che dal 20 al 22 luglio a Portonovo (Ancona) chiama aziende, società civile e mondo politico a confrontarsi sulle forme e i progetti di aiuto e di sostegno per la popolazione e le imprese locali”.
Merloni, Merloni….non erano coloro che volevano disperatamente quella Quadrilatero che non solo ha sperperato denaro pubblico, ma sta contribuendo attivamente al famoso spopolamento dell’Appennino? E che significa “Rinasco”? Che significa, davvero? Che intendono fare, convegni? Perché, ecco, se non fosse chiaro il tempo dei convegni è scaduto. Ancora dai compagni di strada di #genzianaproject:
IL MIRAGGIO DELLE SAE. TRA PROMESSE E RITARDI
Meno del dieci percento. A oltre dieci mesi dal terremoto del Centro Italia il dato impietoso sulla consegna delle casette è questo. 344 sono le Sae, le soluzioni abitative d’emergenza, abitate a fronte di 3772 ordinate complessivamente. Il che, tradotto, significa ancora 3428 famiglie in attesa. Famiglie costrette a vivere lontano dai propri paesi, sparpagliate lungo la costa o nelle province risparmiate dal sisma. Uno scenario che, in diversi casi, si protrarrà ben oltre l’estate. Secondo l’allora premier Matteo Renzi le casette sarebbero arrivate «entro sei mesi». Peccato che ad oggi, in diversi comuni, non siano neanche iniziati i lavori. Ma come dice il commissario alla ricostruzione Vasco Errani, «non ci sono ritardi». Dovrebbe comunicarlo personalmente, però, ad ogni persona di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Visso, Castelsantangelo, Ussita, e poi Castelluccio, Norcia, Preci, e di tutti gli altri comuni terremotati. Dovrebbe farlo guardando negli occhi ognuno di loro. Invece, si sa, le bugie hanno le gambe corte. E difficilmente riescono a spostarsi da Roma. Stando ai fatti reali, invece, ci sono 51 comuni che hanno fatto richiesta delle Sae. Con i lavori che sono stati completati in 22 aree: 3 a Norcia, 3 ad Accumoli, 15 ad Amatrice e una ad Arquata del Tronto. Altre 139 aree ritenute idonee sono inoltre state consegnate ai consorzi incaricati della progettazione delle opere di urbanizzazione per la successiva installazione delle casette, e in 50 di queste sono in corso i lavori. Per le rimanenti 89, invece, bisognerà pazientare. Nel dettaglio, la regione Abruzzo ha ordinato finora 222 casette da installare in 13 comuni, la regione Lazio ne ha chieste 751, per 6 comuni, le Marche 1.885 per 29 Comuni e l’Umbria 914, che saranno installate nei 3 comuni che ne hanno fatto richiesta. Ovviamente con calma. Perché in gioco, tanto, c’è solo il futuro del popolo del Centro Italia. A cui vogliono rendere difficile anche resistere.

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