212. STORIE DAI BORGHI. COPIA, INCOLLA, PENSA.

Quello che è avvenuto sabato a Macerata avrebbe dovuto porre un freno allo spettacolo, fermare le ospitate televisive a effetto e portare alla riflessione, ma anche alla condanna immediata e netta di chi da anni avvelena i pozzi. Roberto Saviano ha parlato di Matteo Salvini come di “mandante morale”, attirandosi critiche e prese di distanza. Ha sbagliato? Ognuno giudichi da solo: qui sotto alcune delle frasi pronunciate da Salvini negli ultimi anni.
“Siamo sotto attacco, sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere. E’ in corso un’invasione, a gennaio sono ripresi anche gli sbarchi” (15 gennaio 2018)
“Bisogna identificare i clandestini via per via, quartiere per quartiere” (20 dicembre 2017)
“Questi più che scappare dalla guerra ce la portano nelle nostre città. Bastaaaaa! Controlli, espulsioni, tranquillità, a casaaaaa! #stopinvasione”. (24 agosto 2017)
“Vedremo di adottare ogni mezzo possibile, oltre a quelli che già abbiamo percorso, per fermare questa invasione. E quando dico ogni mezzo dico ogni mezzo, ovviamente legalmente permesso o quasi, perché siamo di fronte a un tentativo evidente di pulizia etnica, di sostituzione etnica ai danni di chi vive in Italia” (15 maggio 2017)
“Quando saremo al governo daremo mano libera ai carabinieri e alla polizia per ripulire le città. Sarà una sorta di pulizia etnica controllata e finanziata come stanno facendo ora con gli italiani costretti a subire l’oppressione dei clandestini” (17 agosto 2016).
“Le armi le devi saper usare. Io reintrodurrei quattro mesi di servizio militare obbligatorio, così impariamo a sparare. Quattro mesi di servizio civile o militare per insegnare ai nostri ragazzi spirito di sacrificio, spirito civico. E  l’uso delle armi”. (24 maggio 2016)
“La difesa è sempre legittima. Giudici comunisti di merda. Spariamo a loro prima”. (retweet, poi attribuito a un errore dello staff, 11 marzo 2016
“Aria condizionata, tv satellitare, palme in giardino, negozi di foto, mercatini, servizi wi-fi, ristoranti etnici e menù internazionali. E ancora: giardini, sigarette di contrabbando. Il tutto a disposizione dei clandestini sbarcati sulle coste italiane”. (12 luglio 2014)
“Il daspo va dato agli immigrati che sbarcano a Lampedusa, darlo a Genny ‘a Carogna’ per cinque anni è un’ipocrisia”. (6 maggio 2014)
“Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi” (21 dicembre 2013)
Normale dialettica politica? Credo che neanche i più acerrimi odiatori di quello che chiamano buonismo potrebbero giudicarla normale. Naturalmente non è il solo Salvini il problema. E’ quello che ha continuato a dormire dentro di noi, e che abbiamo scacciato pensando di essere più forti. Evidentemente, non lo siamo.
Egregi spettatori, or non siate scontenti
Forse v’aspettavate che finisse altrimenti.
Una leggenda d’oro avevamo inventata,
ma poi, strada facendo, in male s’è cambiata.
E sgomenti vediamo a sipario caduto
Che qualunque problema è rimasto insoluto.
Per di più, siete in diritto di dirci:
volete che veniamo? Dovete divertirci!
Inutile inseguire pretesti e schermi vani:
siam falliti, se voi non battete le mai!
Forse che la paura ha spento l’inventiva?
Si è già visto altre volte. Ma un’altra via d’uscita
Neanche i vostri soldi han saputo ispirarla.
Deve cambiare l’uomo? O il mondo va rifatto?
Ci vogliono altri dèi? O nessun Dio affatto?
Siamo annientati, a terra, e non solo per burla!
Non v’è modo di uscir dalla distretta
Se non che voi pensiate fin da stasera stessa
Come a un’anima buona si possa dare aiuto
Perché alla fine il giusto non sia sempre battuto.
Presto, pensate a come ciò sia attuabile!
Una fine migliore ci vuole! È indispensabile!
(L’anima buona del Sezuan, Bertolt Brecht)

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