29.STORIE DAI BORGHI: DUE STORIE BELLE E UNA PESSIMA

Qui c’è una storia bella, che racconta cosa possa essere la solidarietà. Per chi non ha la pazienza di aprire il link, la storia è questa:
“Stavolta l’interessamento ha riguardato un’attività commerciale di Pieve Torina, la famosa trattoria “la Camilluccia”, rinomata da anni, che pur essendo rimasta in piedi e che potrebbe tornare in attività, a causa del blocco dell’afflusso di visitatori non ha più sostegno economico. La famiglia che gestisce questo ristorante è sfollata in un hotel, l’Holiday di Sant’Elpidio a Mare e il titolare della Camilluccia avendo perso il lavoro non ha più modo di aiutare la sua famiglia.
Un grande aiuto, è arrivato dal proprietario dell’Hotel Horizon di Montegranaro, Luigi Catini che ha messo al lavoro, per ora con contratto determinato, ma con la possibilità di assumerlo da gennaio in poi, il signor S.G., assunto come cuoco, così come faceva a Pieve Torina, e garantendo alla famiglia un Natale più sereno. Un aiuto importante che dà speranza al fine della riapertura dell’attività di Pieve Torina appena la situazione tornerà alla normalità”.
Qui sotto c’è una storia brutta. Guardatela.

Sono i container collettivi per i terremotati che hanno resistito alla deportazione sulla costa. Non i container familiari del 1997, uno per unità, ma dormitori per sessanta persone. Quattro posti letto, bagno in comune, refettorio in comune. I vecchi container li ricordo bene: erano certo scomodi, freddi d’inverno e caldi d’estate, naturale. Ma ogni famiglia aveva il suo, e soprattutto insieme, nelle piazzole (che ancora son là, insisto e insisto), si ricostruiva una struttura comunitaria: i container familiari, quello della posta, del bar, della chiesa, del centro anziani, quello della parrucchiera, del macellaio, dell’edicola tabaccheria, del fruttivendolo, del comune.
Per chiudere, una seconda bella storia, che dimostra come ci si possa auto-organizzare, a dispetto. Qui c’è la pagina Facebook del Manifesto della Marca Maceratese, per ripartire dal patrimonio culturale. Due parentesi felici che incorniciano un progetto centrale dissennato. Così è.

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