ALTRI DUBBI E MODELLI

Non so bene come leggere i dati della Società di Pediatria sugli adolescenti.
Però quella frase “si fidano sempre di meno di mamma e di papà”, almeno a mio parere andrebbe letta come  “si fidano sempre meno degli adulti”.
Torna in ballo la questione dei modelli e dei linguaggi utilizzati: è un mio chiodo fisso, e a mio parere è tutt’altro che secondario.
Torna in ballo, anche,  l’ossessione adulta nei confronti dei figli: che li spinge, notava oggi Silvia Vegetti Finzi su Repubblica, verso la socializzazione in modo compulsivo quanto precoce. Ma alla socializzazione, aggiungo io, non accompagna mai il senso di comunità.
Ps. Oggi ultima giornata di conduzione. Se ne riparla a febbraio: da lunedì, consigli per le letture natalizie. Ne ho parecchi.
Pps. Trovo spaventevole la “lista” di Pierluigi Battista sui libri dell’odio, fatta durante la puntata di Annozero.
Motivazioni, espresse su Libero oggi:
«Sono andato a rivedere, prima di Annozero, i titoli dei libri e dei film in cui si immagina la morte di Berlusconi.Sono tantissimi. E qualcosa che si ficca nelle menti, nelle teste. Si pensa che gli elettori che l`hanno votato siano vittime dell`imbonimento pubblicitario, una massa di idioti. C`è un odio razziale e antropologico.Nei Settanta l`estrema sinistra credeva di essere nel solco della storia. Qui c`è solo la disperazione della sconfitta, divenuta patologica».
Su Il primo amore, la risposta di Raul Montanari, uno dei presunti istigatori.

28 pensieri su “ALTRI DUBBI E MODELLI

  1. Se non erro, fu proprio Battista, in un programma di Santoro del 2002, a parlare per primo di odio dopo la manifestazione dei 40000 che aprì il periodo dei girotondi. Da allora questa categoria è diventata predominante nella politica italiana, fino a diventare materiale…

  2. Mah che cosa idiota a pericolosa questa di Battista. Ieri sera non ho visto Anno Zero – oddio non lo sopporto e non lo vedo mai, elicita risposte di questo genere, Battista s’è adeguato sulla base della sua scorta neuronale – ma si può vedere da qualche parte questa lista?
    Perchè se tutti i libri so come quelli di Montanari…
    I libri dell’odio sono cose come Mein Kampf. Sono i pamphlet delle estreme. Ci sono i gesti dell’odio come quelli che fa la lega e il Berlusca molto spesso. Metterci dell’altro è entrare in quella zona oscura che mischia idiozia e totalitarismo, connubio da sempre molto funzionale.
    Sulla questione dei pediatri – bisogna vedere di cosa è l’esito quell’assunto – ma credo che si riferisse proprio ai genitori. Diffido dagli articoli scientifici di Repubblica. Non so se se ne accorgono, ma distorcono spesso semplificano elicitano le risposte facili.
    Però concordo su quella roba di Vegetti Finzi sull’attenzione ossessiva degli adulti, e pure su quella cosa che dici te della scarsa spinta alla comunità. Anzi la spinta è alla diffidenza, al mors tua vita mea. E pure da diverso tempo, mica da ieri.

  3. siamo al teatro dell’assurdo; sono quindici anni che recitano un copione paradossale e noi puntualmente continuiamo a recitare la parte che loro continuano ad assegnarci

  4. Peccato che proprio oggi non abbia potuto seguire la trasmissione.
    Un po’ perchè è la tua, per adesso, ultima e un po’ perchè non ho mai avuto il piacere di ascoltare la voce di quel signore fortemente astigmatico il cui cognome suggerirebbe il motto nomen omen.
    Ilse ha ragione, ma quando manca l’onestà intellettuale delll’interlocutore come si fa a dialogare?
    (A meno che, come usa dire nel centritalia, questa sia gente che non ci fa, ma ci è).

  5. Che un buon numero di tredicenni faccia fatica a fidarsi degli adulti è mia esperienza sempre più frequente, e non smette mai di sconcertarmi. Mi riferisco anche a tredicenni in condizioni sociali e familiari assolutamente o apparentemente tranquille. Quando raccontano le loro paure, o certe situazioni di scontro reali o ipotetiche, l’adulto sia esso genitore sia esso insegnante non è visto come qualcuno in grado di contenere, sostenere, aiutare a risolvere, proteggere. Spesso si sentono per questo soli davanti alle difficoltà e non riescono ad attivarsi per chiedere aiuto. Mi accorgo di doverli convincere sul campo di potersi fidare di noi almeno tra le mura scolastiche: hanno bisogno di averne la prova provata e quotidiana davanti agli occhi, e allora forse qualcosa si apre. Credo che sia determinante il modello di adulti che vivono tra le mura domestiche. Alcuni di loro si sentono di dover reggere e proteggere essi stessi gli adulti di casa, anche se sono ancora così giovani.

  6. Battista non mi è simpatico e spesso dice castronerie, però quell’elenco era davvero impressionante e sicuramente non paragonabile con eventuali altri elenchi di politici simili. Non entrava nel merito di ogni singola opera e non dichiarava di conoscerla a fondo, averla letta o vista. Semplicemente riferiva come una lista neutra (la vertigine delle liste) avesse quell’episodio (l’uccisione, il ferimento, o il semplice progetto) all’interno della narrazione, per cui non mi è sembrata pertinente la risposta di Montanari. Che ispirassero pietas o odio è ininfluente, era la lunghezza della lista in discussione, e l’idea che non ci fosse niente di simile per i suoi avversari politici più illustri (che so, Veltroni). Ma è sulle conclusioni di Battista che non concordo, mentre sposo in pieno quelle di Galimberti sulle personalità carismatiche che producono consensi e dissensi a livello emotivo, e sulla pericolosità di un potere di questo tipo. Pericolosità per sé, nel senso che attira soggetti paranoici (come il caso di John Lennon), e pericolosità per la democrazia, che si fonda sulla dialettica del confronto e sullo spirito critico.

  7. “Battista non mi è simpatico e spesso dice castronerie, però quell’elenco era davvero impressionante e sicuramente non paragonabile con eventuali altri elenchi di politici simili.”
    Il problema è: c’è, in Italia, un politico simile a Berlusconi? Un uomo politico, cioè, che da solo abbia radicalmente mutato non solo il sistema partitico, ma anche molti tratti della società italiana (che poi la funzione di Berlusconi sia stata creatrice o maieutica, è un altro discorso: qui conta che è stato lui, e non altri)? Di certo non Veltroni, ma nemmeno Prodi o D’Alema. Non è un caso che la politica della paura da una parte si esercita contro Berlusconi e dall’altra contro “la sinistra”: non c’è una persona-spauracchio, solo tanti piccoli pseudo-leader, chi può sentirsi minacciato da persone così?
    Se non consideriamo questo aspetto, secondo me, rischiamo di fare paragoni impropri.

  8. Non ho visto la puntata, ma concordo su quello che riporta Sergio “sulle personalità carismatiche che producono consensi e dissensi a livello emotivo, e sulla pericolosità di un potere di questo tipo”.

  9. en passant, un discorso simile si potrebbe fare per la letteratura. anche qui ci sono “figure carismatiche” (espressione di per sé neutra, e a prescindere che quel carisma lo si cerchi ed ottenga deliberatamente atraverso gli strumenti del consenso), tipo saviano e moresco, intorno alle quali lo scontro emotivo spesso prevale sul confronto delle idee. io resto dell’avviso che fan e persecutori siano in fondo sinonimi.

  10. Alla destra non interessa la politica (esagero, ma perdonatemi), ma la propaganda finalizzata al consenso. Il “clima d’odio” è una narrazione a cui lavorano da anni, non ci rinuncieranno proprio adesso. Le affermazioni di Battista portano solo un altro paragrafo al loro racconto, ma vanno rifiutate sia con un ragionamento che con una narrazione alternativa. E la cosa non è semplice.
    fabio

  11. Ha ragione omnia ficta, produrre narrazione alternativa…e non è semplice. Detto questo va compiuta una scelta netta. I giornalisti alla Battista o i “terzisti” del Corriere svolgono lo stesso ruolo subalterno degli intellettuali liberali di destra nei confronti del primo fascismo. Nessun alibi, please.

  12. Cara Zaburei, infatti il Mein Kampf era il secondo libro più venduto dopo la Bibbia nel 1933. E nonostante questo i tedeschi hanno permesso quello che hanno permesso…Lo ha mai letto quel libro? Beh, io sì, e per quando sia disgustoso, trovo altrettanto deplorevole la manifestazione di disprezzo e odio nei confronti del Berlu. Tra le altre cose cito la signora Concita De Gregorio, che -come se l’Unità fosse il suo giornale- da mesi, e dico mesi, si permette di fare dispettucci dovuti a problemi suoi PERSONALI, prendendo per i fondelli il Premier (del quale tra l’altro non ho minima stima), con la storiella della bambina rossa. Io, da donna, mi vergogno di lei. I problemi personali non si risolvono con un gironale di pubblico dominio. Quello non è forse INSEGNARE l’odio? Persona davvero infima. Di bassissima lega.
    Voi ricordate la parola maggioranza solo quando vi fa comodo, ma questo governo è stato eletto, per tanto si chiude la boccuccia e si ingoia il rospo. Visto che nessuno, oltre a sbraitare contro il premier improperi e insulti, qui non ha una, e sottolineo , UNA idea in testa. BONA!!!

  13. Beth, leggiamo due giornali diversi. La direzione di Concita De Gregorio è esemplare, e non le permetto di usare l’espressione “persona infima”, nè nei riguardi della De Gregorio nè nei confronti di altri.
    La ringrazio, ad ogni modo, per il suo intervento: perchè costituisce una riprova – certo da lei non voluta – di quanto le donne siano in prima linea nell’attaccare le altre donne.

  14. Mi perdoni Lipperini, ma se io penso che una persona vada contro i miei principi o non mi piaccia, il fatto che sia donna o meno, cosa mi cambia? Vogliamo ritornare alla storia dei” compagni che sbagliano”? Devo permettere a una donna qualsiasi cosa, solo perchè è donna? Questa, me lo conceda, è pura discriminazione sessuale. Tutti i gay sono buoni, tutti i neri sono bravi, va a finire che si giustifica tutto in base al sesso o all’etnia, le pare un discrorso sano? A me fa orrore!! E poi , se non sbaglio, la signora De Gregorio ha fatto tutta questa vergognosa polemica per motivi di libertà di stampa, per cui io ho tutto il diritto, in un paese libero come lo vuole la De Gregorio , di dire che per me il suo comportamento è infimo, e mi vergogno dell’Unità e della sig Concita. Non ci vedo niente di offensivo, la signora ci pensa da sola con i fatti ad offendersi. Un comportamento da bimba di nove anni. Pessimo, ripeto.

  15. Scusi, tra l’altro, lei come vede la Gelmini o la nostra “Ministra” delle pari opportunità? Le vede di buon occhio perchè sono donne? Guardi, mi auguro che argomenti meglio la sua tesi, perchè mi vergogno ancora di più di essere donna se tutte la pensano come lei. Un altro danno dle femminismo…

  16. Alla faccia della democrazia…Ha ragione, ora sul mio blog farò un bell’articolo guardi, le dedicherò anche una trasmissione in radio, al suo pensiero finemente antidemocratico e sessista. Vedo che le mancano gli argomenti, è davvero prevedibile. Appena non sapete cosa rispondere, voi persone fasulle colme di citazioni, chiudete la bocca agli altri. Alla faccia del diritto di stampa. La ringrazio per avermi offerto un argomento di discussione. Buona giornata, e complimenti per la codardia!!

  17. Guardi , le fa solo un briciolo di onore in più, ma non cambia molto. Visto che non lo fa certo per spirito democratico, ma per puro spirito egotico. Buona giornata comunque, e grazie ancora per avermi aperto gli occhi sulla sua persona.

  18. Caro Doctor, considerare patologico qualsiasi essere umano non la pensi come noi è un metodo usato dai regimi. E comunque la Signora Lipperini non ha risposto alla mia domanda e non ha argomentato la sua tesi, secondo cui, una donna deve autorizzare qualsiasi cosa a un’altra donna in virtù del proprio sesso. Se è così sicura della sua tesi, perchè non la argomenta? Non è per fare polemica, ma giusto per capire il suo ragionamento, che al momento, è anni luce dal mio. Io sono per la meritocrazia, non per il sessismo.

  19. Signora Betty Galanti, se ha la pazienza di fare una ricerca nell’archivio del blog, troverà tutte le risposte alla sua domanda. Sono sempre disponibile ad argomentare, ma, se mi permette, i toni con cui lei si è posta e si pone qui non mi sembrano quelli di una persona che ha voglia di discutere con gli altri. Grazie e buona giornata.

  20. Non capisco come lei possa capire il mio tono da uno schermo di pc. Il mio tono è assolutamente pacato e tranquillo. La domanda che le ho fatto è molto semplice, non ho il tempo di leggermi tutto il blog alla ricerca di poche frasi significative. Se fosse stata disponibile ad argomentare non mi avrebbe moderata, e avrebbe argomentato. Ma pare sia accaduto il contrario. Non voglio intavolare un discorso privo di conclusioni, per puro diletto di polemica. Quindi, poichè ho capito che tanto la sua risposta non avverrà, e so anche il perchè (perchè non ne ha una che non faccia acqua da tutte le parti), la saluto. Se per lei chi non ha le sue idee ha tono di chi non vuole argomentare…mi dispiace , ma è un suo limite. Io ho argomentato ogni mia tesi. Qui la deficenza è la sua, mica la mia.
    Buon lavoro
    Beth

  21. “Voi ricordate la parola maggioranza solo quando vi fa comodo, ma questo governo è stato eletto, per tanto si chiude la boccuccia e si ingoia il rospo. Visto che nessuno, oltre a sbraitare contro il premier improperi e insulti, qui non ha una, e sottolineo , UNA idea in testa. BONA!!!”
    “Appena non sapete cosa rispondere, voi persone fasulle colme di citazioni, chiudete la bocca agli altri.”
    “Buona giornata, e complimenti per la codardia!!”
    Che modo brillante di argomentare ogni propria tesi 🙂

  22. é assai buffo pensare che gli adolescenti vivano in un mondo irreale, e non in quello straordinario mondo reale dove viviamo anche noi adulti (e lo dico davvero a prescindere dalla politica) spaventanti oggi dalla crisi, ma ancor prima dalle pulsioni della globalizzazione, delle spinte antagoniste tra blocchi, tra fondamentalismi, tra adulti (televisivi) incapaci di quella strana prassi che si chiama dialogo, che si chiama ascolto, sostituita dal trash delle grida e da altro che nemmeno ho voglia di nominare (‘che mi dilungherei).
    ma noi adulti siamo davvero così sereni? trasmettiamo serenità? oppure a parlare tanto di sicurezza ci sentiamo insicuri, in preda ad ogni cosa che smuove l’aria dall’influenza pandemica al vicino di casa depresso … etc etc
    colpa dei genitori?
    forse no.
    forse occorre guardare una società che sta andando alla deriva, una società che fatica a vedere (anzi guardare) un pò più in prospettiva e a ragionare meno con la pancia ….

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