ANCORA VISIONI?

Ho come idea che l’aspirina non basti, per le strane sensazioni di cui al post precedente. Leggo infatti il passaggio riportato qui a proposito del “pacchetto sicurezza” che si discute ora al Consiglio dei Ministri. In particolare, per quanto riguarda le norme anti-pedofilia,

Per rischiare la condanna – recita il ddl – basterà chattare con un minore e intrattenere con lui una relazione “tale da carpire la sua fiducia”.

Sul concetto di fiducia carpita, temo, si potrebbe discutere all’infinito.

Ps. Rapidamente, ma caldamente, consiglio il primo romanzo di Pietro Grossi, L’acchito. Chi ha apprezzato i racconti di Pugni non resterà deluso. Anzi.

8 pensieri su “ANCORA VISIONI?

  1. Personalmente, sono ancora sotto choc per aver letto sui quotidiani di oggi delle violenze in famiglia – e fuori da ogni chat – alla bambina di 4 anni, poco più che una bambola, povera piccola. Credo che in certi casi si possa davvvero parlare di “maledizione del sesso”.

  2. Di casi come quello uscito oggi sui giornali ce ne sono molti di più di quelli che pensiamo. Inoltre molti vanno avanti per anni (molti anni)prima di essere portati alla luce e denunciati.
    Tornando al tema principale del post, vuol dire che io 26enne, se chatto con un’amica, più piccola di un paio d’anni, di mio fratello 19enne, parlando del più e del meno, (avendo naturalmente la sua fiducia) sono a rischio condanna?
    Temo ci sia qualcosa che non vada nel “pacchetto sicurezza”.

  3. Capisco che i facenti parte del Consiglio dei Ministri abbiano numerosi impegni di rilevante importanza per le sorti del Paese.
    Come, ad esempio, mettere dietro la lavagna Mastella e Di Pietro quando si lanciano gli elastici durante le riunioni.
    Ma mi piacerebbe se, in tanto ufficio, trovassero il tempo di spiegarci la ratio di un intervento nei confronti chi (in buona fede) è convinto di chattare con una disinibita quarantenne, mentre al di là del pc si trova, invece, una spiritosa quattordicenne che si diverte a gabellare i “tombeur de web”.

  4. Direi, caro Enrico, che chi si fa gabellare da una “spiritosa quattordicenne” in chat, probabilmente è minorenne anch’egli. Perlomeno nel cervello.

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