BIBLIOGRAFIA DISARMATA: EMILIO LUSSU

Emilio Lussu (1890-1975). A volte basta vedere, a volte basta vivere le cose sulla propria pelle per capire. Così avvenne a Lussu, interventista convinto, che partecipò alla prima guerra mondiale con entusiasmo. Ma nel 1916 la Brigata Sassari venne inviata a combattere sull’altipiano di Asiago. Come è noto, da quell’esperienza nascerà, nel 1937, il libro Un anno sull’altipiano. Che andrebbe riletto.
«E’ da oltre un anno che io faccio la guerra, un po’ su tutti i fronti, e finora non ho visto in faccia un solo austriaco. Eppure ci uccidiamo a vicenda, tutti i giorni. Uccidersi senza conoscersi, senza neppure vedersi! È orribile!». Quanto ai giornalisti, erano per Lussu  «come Ariosto: descrissero cento battaglie senza vederne una sola».

Raccontò lo sterminio dei soldati, la follia dei generali, i crani nei cimiteri militari. Raccontò  i 13.602 sardi morti su 100 mila pastori, contadini, braccianti chiamati alle armi.
Da quel momento, Lussu si oppose per tutta la vita alla guerra: ” Di guerre non ne vogliamo più – scriverà – e vogliamo collaborare e allontanare la guerra vita natural durante nostra e dei nostri figli e a renderla impossibile per sempre, disarmandola”.

Ho letto molti libri, in questi giorni, ho ascoltato molte storie che dicono che la guerra è nel nostro DNA, che è il nostro mito di fondazione. Sono convinta che ne esistano altri. E che occorra dar loro voce. Non basterà, ma è qualcosa.

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