Cronachette, sotto la pioggia di Como e in attesa di andare a Milano, poi a Torino (domani sarò al corteo del 1 maggio).
Milano, mattina di ieri. Il rapporto di ActionAid sul lavoro invisibile, presentato ieri mattina, è materiale prezioso. Parla del lavoro di cura, silenzioso e gratuito, fin qui quasi interamente sulle spalle delle donne (un lavoro che, per inciso, vale fra il 10 e il 50% del Pil). Parla dei congedi parentali e dei modelli virtuosi. Parla di quel che conoscete e che si ripete da anni, fin qui senza eco. E chiede ai candidati al Parlamento europeo di impegnarsi per far sì che i paesi membri si livellino verso l’alto: ovvero, facciano proprie quelle buone pratiche.
Como, pomeriggio di ieri. L’incontro alla Drogheria è pieno di persone. Pieno, anche, di storie. Non sembri superfluo scriverlo, ma credo che questa sia l’esperienza più bella che possa venire dalla politica: ascoltare le storie. Quella di Dario che dall’Olanda è tornato in Italia, e in Italia vorrebbe anche restare (ma). Quella di Daniela e di Gabriele. Storie e ipotesi di lavoro individuale, non delegabile: la prevenzione, la medicina di genere, la bellezza, i libri, le donne, le speranza, la paura di illudersi ancora. Come trovare le parole per raccontare tutto?
Intanto, prendo appunti: voi recepiteli come tali, mentre si viaggia (in ogni senso) di più non è possibile. Appunti e volti: Fausta, Bettina, Rossana, e tutti gli altri. Un bel regalo. Un gran bel regalo.
Sei davvero una delle rarissime persone così distante da me,nonostante l’effetto imponderabile dell’esistenza,alle quali ho teso più che volentieri qualcosa di davvero sentita.Complimenti a tutte le persone come Te…
Te lo confermo veramente…