FIRENZE (E ALTRO)

Amadeus2Tempo previsto per oggi: solennissimo raffreddore e impegni non
rimandabili. Intanto, altrove accade che:
Si scrive. Qui, per esempio, con un gioco (andare nella sezione "sedani"), complici la Biblioteca di Asti e Alice Avallone.
Si legge. Su Rekombinant torna ad intervenire Sbancor. Con una segnalazione che riporto:

Cari amici & compagni, ho letto in una nottata la traduzione italiana di Confessioni di un
Sicario dell’Economia
di John Perkins, “Minimum Fax”, 2005 costo 15 euro (qui
l’assaggio, ndr). Come forse qualcuno ricorderà avevo segnalato il libro
traducendo e sintetizzando una intervista di Amy Goodman a Perkins. Il
compagno “Kowalsky” ha organizzato
l’acquisizione dei diritti per “minimum fax” Non avevo, all’epoca, letto il testo inglese completo, ma mi sembrava
comunque un libro intrigante. Dopo averlo letto ho capito che è qualcosa di
più. I fatti sono tutti veri: io lavoro professionalmente sugli emerging
markets da più di dieci anni e non c’è una parola del libro di Perkins che non
sia esatta, fin nei particolari (tipo il traffico di “ragazze bionde” in Arabia
Saudita ad opera di un network libanese). La passione civica di Perkins è
quella di un “old american guy” del New Hampshire. Jefferson, Paine e Reeve
sono i suoi miti. Ed è autentica.
E’ il primo segnale che, qualche hanno fa avevo sperato
arrivasse dagli U.S.A. e dagli ambienti della finanza internazionale (Do you
remember “Matrix” di Sbancor? – se no cercatelo nel vecchio archivio di
rekombinant) Ed è molto di più di
quanto ci si potesse aspettare. Leggete e diffondete. Come si diceva una volta. Forse si è
ancora in tempo a fermare la “catastrofe”.

Si parla: la sottoscritta, qualunque sia il suo stato di salute, domani
sarà qui alla Serata Amadeus presso il Piccolo Teatro del Comunale di Firenze.
Insieme a lui.

Oggetto della conversazione, dalle 18 in poi, il Nostro. A
seguire, come da comunicato: “alle ore 20 verrà proiettato il  film
di Milos Forman "Amadeus", vincitore di otto premi Oscar, nella
versione integrale contenente anche venti minuti di scene da opere liriche
assenti nella versione distribuita nelle sale cinematografiche”. A seguire
ancora, la sera successiva nonché genetliaco del Nostro, omaggio al Teatro
Comunale. Sul podio Zubin Mehta: in programma,  il Concerto per pianoforte
e orchestra in re minore K. 466
, interpretato dal pianista Leif Ove Andsnes
(che debutta sul palcoscenico fiorentino), e la Messa in do minore K. 427
(solisti Annick Massis, Monica Bacelli, Daniil Shtoda e Maurizio Lo Piccolo). Siateci.

11 pensieri su “FIRENZE (E ALTRO)

  1. Mi scuso per l’intrusione, ma sono nuovo in questo blog e non sapevo dove andare esattamente. A che indirizzo postale posso spedire a Loredana Lipperini un libro? Grazie e complimenti per il sito.

  2. Freddo, coprirsi bene e attendere fuori a due passi dal consolato americano isolato dal resto della città da transenne e fiorirere e camionette della polizia.
    Se mentre attendi vedi una figura in bicicletta con l’aria da ecoterrorista, la sigaretta ina mano e il manubrio storto, sono io che vado a prendere a scuola mia figlia.
    All’occorrenza ho sempre i fazzolettini di carta in borsa. Basta che mi fai un fischio…così fan tutte.

  3. Ho l’impressione, e non ne capisco il motivo se non cercando di finalizzarlo alla vendita del solito libro, che sia partita una campagna di santificazione di Sbancor; il quasi anonimo cavaliere dell’economia.
    Non male l’operazioncina, in simultanea su parecchi lit-blog molto letti, e ovviamente con tutti i rimandi del caso.
    Scusami se penso male, ma, come dice Andreotti, a volte si indovina.
    E poi la domanda che mi pongo, e mi pare di capire non sono l’unico a pormela, è: perché il tanto informato Sbancor non è riuscito ad anticipare nemmeno di mezz’ora i recenti casini finanziari italiani? Cito a memoria: operazione equity swap di FIAT, scalate UNIPOL e BPI, mega annuncio estivo De Benedetti Berlusconi poi finito a tarallucci e vino. Potrebbero seguirne altre…
    Mi pare che non sia stato molto presente e lungimirante nemmeno per i crack Parmalat e Cirio, Giacomelli e Finmatica; solo per citare i più noti e ti posso garantire che anche un investitore *sprovveduto* come me non aveva a portafoglio nemmeno l’ombra di un’azione o di un bond emesso da queste società. Tutti gli *addetti ai lavori* sapevano che erano alla frutta; tutti tranne Sbancor mi pare…
    E’ bravino a ricombinare scenari internazionali, ma da quel poco che ho letto (recupererò il resto) mi paiono almeno discutibili e fondati su interpretazioni personali e una ricombinazione romanzata di documenti pubblici mescolati con un pizzico di mestiere.
    Che dire: bella operazioncina pubblicitaria per un libro del quale, almeno io, non sentirò la mancanza 🙂
    Buona giornata. Trespolo.
    PS: e della situazione finanziaria di Telecom non ci dice nulla? Quand’è che entrerà questo nuovo socio pieno di soldi? Riuscirà Telecom a trovare i 2 miliardi di euro necessari per liquidare HOPA e le Banche creditrici? O dovremo attendere il mese di giugno e leggere i soliti articoli rimestati nelle pagine economiche dei giornali nostrani? Perché mi sa, così a naso, che il puzzle Telecom si chiuderà per quella data; a elezioni concluse ovviamente e risultati politici consolidati, che ora non sarebbe bello creare imbarazzo 🙂
    PPS: a titolo informativo: Telecom i 2 miliardi di euro per liquidare i soci li ha già trovati con un’emissione, lo scorso anno, di 2,5 miliardi di euro in obbligazioni sul mercato statunitense. Ora stanno completando l’auditing Sorbanes-Oxley richiesto dalla SEC. Perché Sbancor non ci spiega cos’è e a cosa serve e, sopra tutto, quali rischi corre Telecom se questa attività di auditing non dovesse arrivare a buon fine?
    Potrebbe servire a qualche piccolo investitore…

  4. Mariano,
    già, uno può avere l’opiione che preferisce su Sbancor, ma mi pare che quì il tema fosse il libro di John Perkins ed è un peccato che non si sia commentato.
    Ho letto solo la parte visibile in rete e direi che ci spiega delle cose che dovrebbero fare incazzare e preoccupare, parecchio.
    besos

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