LA VENEXIANA

(Adnkronos) – Mercoledì mattina Veltroni e Franceschini saranno a Venezia all’Università Iuav dove, nell’Aula Magna della Facoltà di architettura, Santa Croce 191, Tolentini, con inizio alle ore 10, è organizzato il convegno tematico ”Il valore della cultura per la crescita del Paese”.
Insieme a Veltroni e Franceschini, il ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari saranno chiamati a concludere un dibattito arricchito tra gli altri dai contributi di Carmen Consoli, Giorgio Barberio Corsetti, Valerio Magrelli, Carlo Mazzacurati, Piergiorgio Odifreddi. Sono previsti interventi di giovani operatori che hanno avviato interessanti attivita’ culturali nel Paese.

Augurandosi che il terrificante raffreddore di cui ai post precedenti la lasci respirare, la vostra eccetera andrà a raccontare un po’ di cose (sui blog, sul copyleft, sul fandom, quel che già sapete insomma).
Poi vi dico tutto, promesso.

11 pensieri su “LA VENEXIANA

  1. Fai ridurre per ebollizione una tazza abbondante di vino rosso speziato con chiodi di garofano, pepe in grani, una stecca di cannella, buccia d’arancio, cardamomo, filtra, aggiungi un cucchiaio di miele e bevi tutto già sotto le coperte (meglio se con una coperta in più), canotta e calzettoni di lana. Sudatona notturna, e il raffreddore se ne va. Per Veltroni, Rutelli e Franceschini temo che serva altro.

  2. Non si può fare una rivoluzione economica senza una rivoluzione culturale, perché se non cambiano i livelli culturali è difficile digerire un cambiamento di tenore di vita… Paolo Rossi dixit (non so, forse copiando da qualcun altro?). Ha ragione. Senza cultura nè informazione con cosa cambiamo le cose da cambiare, evviva i giochini di parole? Con i colpi del nostro basso ventre?

  3. Paolo S, la tua secca sentenza priva di motivazioni lascia di stucco. “Quelli lì” chi sono? Paolo Rossi ha comunque dichiarato ciò che ho riportato (http://www.festaunita.it/documenti/dettaglio.asp?id_doc=2994). Inoltre non si capisce se sei d’accordo con la sua affermazione o no. E ben vengano i convegni tematici sulla cultura. Se c’è qualcosa che Veltroni ha fatto per Roma, riguarda proprio la crescita culturale della città.

  4. Crescita culturale di Roma vuol dire Notti Bianche, Sagra del Cinema e qualche Mostra? Oppure un piano casa fatto come si deve avrebbe forse garantito le basi per una migliore crescita culturale? E che dire del livello di tasse comunali fra i più alti d’Italia? Magari qualche libro in meno?
    Veltroni paladino della cultura fa proprio ridere; non è in grado di ‘paladinare’ nemmeno se stesso, pensa un po’ la cultura che con tutto ha a che fare tranne che con i politicanti.
    Italia esclusa ovviamente, che qui, in questo paese di baciapile, senza politicanti non si sposta un granello.
    Blackjack.

  5. Giocatore d’azzardo, non era affatto mia intenzione polemizzare su Veltroni, visto che l’argomento del post è un altro. E non vedo paladini in giro. Ne intuisco anzi uno del tavolo verde nel tuo nickname e per come ti firmi. Ho solo scritto che Veltroni ha fatto “qualcosa” per la cultura, un pò di più dei suoi predecessori. Di certo non ha mosso un dito per le case, le buche per le strade, il traffico e la pulizia dei quartieri. Nè per un migliaio di altri problemi della città, rimasti endemici e irrisolti. Attendiamo ora che la nostra eccetera ci riferisca del convegno. In bocca al lupo!

  6. “Quelli” sono gli organizzatori del convegno, “crescita” è la parola che hanno usato loro, e a me puzza tanto di crescita economica. Sorry per l’ambiguità. Ci sono ben più ambiguità però da parte di chi cavalca la cultura per farsi gli affari propri. Che volendo, sarà meno peggio di quelli che cavalcano il populismo o la stupidità altrui per lo stesso fine, ma l’humus per la crescita culturale vorrei che fosse qualcos’altro.
    Spero negli interventi dei “giovani operatori”, al convegno. E nelle note di Loredana, of course.

  7. Siamo “ospiti” in un blog gestito da una cortese signora che si sbatte da Matera a Carpi e financo a Venezia per portare un briciolo di senso in tante capocce disabitate. E noi, (per carità, se volete continuate pure) stiamo qui a decidere se Veltroni tappa le buche oppure no. Io credo che fare il sindaco a Roma non sia facile. Però, d’altro canto, non ricordo persone obbligate a fare il sindaco della Capitale con il mitragliatore alle spalle. Da quando ricordo, infatti, il candidato a esser primo cittadino ha fatto la campagna elettorale scassando “i gemelli diversi” su giornali, tivvù, radio, agenzie e lavatrici. Ricordo Rutelli che passava nell’oblò dicendo “Votami chè io so fico”.
    Stando alle dichiarazioni dei sindaci (di ogni colore), oggi, 2007, i romani dovrebbero già avere da tempo: la Metro C, lo Sdo e la cittadella giudiziaria a Prati nella quale si circola con le navette.
    Andate a dare un’occhiata, e se vedete una sola di quelle tre cose cambiate spacciatore. Il vostro vi sta dando della robaccia.
    Loredana…..dicci qualcosa di cultura! 🙂

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