LE REAZIONI

Questo sarà un post in aggiornamento.
(si ringrazia Andrea Geloni per la foto, da Facebook)
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Luis Sepulveda, contattato da Stefania Nardini, sulla doppia censura veneta:
El burdo fascismo berlusconiano, la vulgaridad extrema de los perfectos ignorantes de la Lega Nord y la pasividad cómplice de los llamados partidos de “centro derecha” son los responsables de esta odiosa forma de censura. De aquí a quemar libros en la plaza pública no hay más que un paso. Pobre Italia, gobernada por un anciano degenerado, y en manos de la peor escoria de la sociedad.
Antonio Pennacchi, interpellato dall’Anonima Scrittori (cfr. primo commento qui sotto)
[…] Ieri parlavamo di questa cosa con uno dei nostri soci, Antonio Pennacchi, non sappiamo se avete sentito parlare di lui, con il suo romanzo Canale Mussolini ha vinto quest’anno il premio Strega ed è arrivato secondo al Campiello, qualche probabilità che delle copie dei suoi romanzi circolino nelle vostre biblioteche c’è, ma non si sa mai.
“Ma io l’ho firmato quell’appello?” ci ha chiesto lui dopo che gli abbiamo raccontato la questione.
“No, Anto’, all’epoca ancora non ci conoscevamo e su internet non è che tu ci bazzicassi tanto.”
“Vabbè,” e ha chiuso al discorso, “dite a quei due assessori che è come se lo avessi firmato. E si comportassero di conseguenza.”
ANPI.
Tiziano Scarpa su Il primo amore.
Massimo Cacciari e Giordano Bruno Guerri
La rete degli studenti medi del Veneto
Mario Tedeschini Lalli
Gianfranco Bettin, assessore all’ambiente e alle politiche giovanili del Comune di Venezia:
«In questi giorni si è passato il segno – dice Bettin -. Abbiamo visto esponenti anche importanti di istituzioni non solo criticare anche duramente, cosa del tutto legittima, specifiche posizioni ma annunciare o perseguire concretamente la messa al bando dagli spazi pubblici di decine di autori e centinaia di opere. Una cosa degna dei peggiori regimi passati e presenti e che non avremmo creduto di dover vedere oggi nelle nostre terre. Non possiamo che reagire a nostro modo, quindi: rilanciando la vocazione democratica, di libertà, di Venezia, promuovendo questo grande incontro in difesa della libertà d’opinione e in particolare di espressione artistica e culturale indipendentemente dalle posizioni politiche degli autori. È l’Abc della democrazia e della civiltà, ma purtroppo occorre ribadirlo con forza di fronte al grottesco ripetersi di tentativi autoritari da parte di esponenti istituzionali».
Santo Piazzese, scrittore:
“Non ho firmato a suo tempo l’appello contro l’estradizione di Battisti (e non me ne pento), ma mi guardo bene dal prendere le distanze da chi l’ha fatto, anche perché non c’è stata da parte loro un’adesione acritica, ma sono state spesso addotte motivazioni degne di rispetto o, almeno, di riflessione.
Pertanto trovo intollerabile il tentativo, da parte di esponenti leghisti del Veneto, di mettere all’indice gli scrittori firmatari dell’appello e i loro libri. Ancora meno tollerabile è imporre alle biblioteche scolastiche di non acquistare e di togliere dagli scaffali i libri i cui autori abbiano osato offrire solidarietà ai colleghi ostracizzati. E’ un ulteriore segnale, più inquietante di quelli che l’hanno preceduto – un progressivo slittamento verso il basso del livello di accessibilità a diritti elementari – che la nostra democrazia rischia di trasformarsi lentamente in un regime.
Desidero manifestare solidarietà a chi è stato inserito nelle liste di proscrizione. E chiedo formalmente che là dove un solo libro sia “espulso” con quelle motivazioni, lo siano anche i miei, se hanno la ventura di essere presenti in qualcuna di quelle biblioteche.”
Tullio De Mauro ad Affari italiani:
“Le idee e i libri che le esprimono non si censurano in nessun caso.  Ecco perché quella degli assessori veneti mi sembra un’iniziativa  sbagliata. Come insegnava Epicuro, gli scritti degli altri vanno letti  anche quando sono sbagliati. Ecco perché credo che una buona biblioteca  debba contenere anche i testi di Hitler o dei razzisti più biechi…”
Bartleby
Una mail dal Courmayeur Noir in Festival

Cara Loredana,
in seguito alla grottesca e pur preoccupante campagna di censura messa in atto da alcuni amministratori locali del Veneto contro gli scrittori italiani che nel 2004 firmarono un appello sulla vicenda dell’ex terrorista e poi scrittore Cesare Battisti, vorremmo esprimerti come Noir in festival tutta la nostra solidarietà, che va estesa a tutti gli altri scrittori finiti, come te, nella “lista di proscrizione” veneta.
Come festival di cinema e letteratura che dà voce a molti degli scrittori “indesiderati”, e in generale si occupa di cultura, siamo sconcertati per l’abbassarsi del livello di civiltà in atto nel nostro Paese, soprattutto espresso da una parte della sua classe dirigente. La censura è, da sempre, il sintomo di un imbarbarimento del vivere civile, e al suo fondo c’è  sempre un sentimento di paura. Dove la paura domina, sappiamo dalla Storia che non accade mai nulla di buono.
Marina Fabbri e Giorgio Gosetti

Courmayeur Noir in Festival
Umberto Curi

14 pensieri su “LE REAZIONI

  1. Mi scuso: avevo postato questo intervento su un topic di qualche giorno antecedente. Questo mi sembra lo spazio più giusto.
    Questa è la lettera che invieremo – insieme alle copie delle nostre pubblicazioni – agli assessori veneti e alla Biblioteca Civica di Mestre:
    “Egregi Assessori,
    le eco delle vostre gesta riecheggiano attraverso la rete per tutta la Nazione. Persino qui a Latina – punto d’inizio dell’avventura dell’Anonima Scrittori ormai più di sei anni fa – siamo riusciti ad averne notizia.
    Correva proprio l’anno 2004 quando il sottoscritto – insieme ad altri appassionati di scrittura – dava l’avvio a questo collettivo che dall’ambito locale si allargava presto a coprire tutto lo Stivale.
    Ne è passato di tempo.
    E ne abbiamo fatta di strada.
    Non vorremmo però che l’oblio cali sui nostri trascorsi.
    Scorrete bene l’elenco della famigerata lista di persone che in quel 2004 firmavano contro l’estradizione di Cesare Battisti dalla Francia in Italia. Accanto ai nomi più famosi trovate anche l’inequivocabile firma dell’Anonima Scrittori e dei suoi due padri fondatori: Graziano e Massimiliano Lanzidei.
    Non abbiamo la presunzione di supporre che ci siano le nostre pubblicazioni inserite nelle biblioteche della vostra Regione, né che nei programmi di studio delle scuole siano inseriti dei nostri testi. Lungi da noi l’ardire.
    Per ovviare abbiamo quindi pensato di farvi omaggio delle nostre due antologie: Storie di (r)esistenza e Il bit dell’avvenire e di inviarne copia anche alla Biblioteca Civica di Mestre. Non sia mai che una vostra svista porti la minaccia dei nostri scritti alla vista di qualche vittima innocente e inconsapevole.
    Di più. Vi suggeriremmo di controllare bene la suddetta lista, perché abbiamo il sentore che altri firmatari – ancora meno noti di noi – abbiano magari lasciato traccia delle loro idee in manoscritti di difficile reperibilità, tipo temi della maturità, compiti in classe, scritte nei bagni, messaggi d’amore, etc. Sarebbe il caso quindi di non abbassare la guardia ed estirpare il male alla radice.
    Certi di avervi fatto cosa gradita porgiamo distinti saluti.
    Massimiliano e Graziano Lanzidei
    per l’Anonima Scrittori
    P.S.
    Ieri parlavamo di questa cosa con uno dei nostri soci, Antonio Pennacchi, non sappiamo se avete sentito parlare di lui, con il suo romanzo Canale Mussolini ha vinto quest’anno il premio Strega ed è arrivato secondo al Campiello, qualche probabilità che delle copie dei suoi romanzi circolino nelle vostre biblioteche c’è, ma non si sa mai.
    “Ma io l’ho firmato quell’appello?” ci ha chiesto lui dopo che gli abbiamo raccontato la questione.
    “No, Anto’, all’epoca ancora non ci conoscevamo e su internet non è che tu ci bazzicassi tanto.”
    “Vabbè,” e ha chiuso al discorso, “dite a quei due assessori che è come se lo avessi firmato. E si comportassero di conseguenza.”

  2. però!
    togliete Spallanzani dall’elenco dei firmatari proprio quando altri scrittori che non lo erano ci si inseriscono spontaneamente (vedi Pennacchi citato da zaphod – Anonima Scrittori)…!

  3. La foto qui sopra ha fatto venire un’idea che già circola su Twitter. Da diffondere: fotografate i libri “banditi” che avete in casa e mettete su web con commento. E su Twitter seguite #rogodilibri

  4. Bella foto. Seguendo idea WM1 di mettere online foto libri censurati ho messo in http://bit.ly/eFWWNP comoda versione “web” per copia-incollare il #bookbloc no #rogodilibri sui vostri siti e blog. E’ facilissima da usare e basata sul gruppo Goodreads Contro la censura dei libri. A mano a mano che caricheremo titoli aggiornerò il post.
    Ma la Lipperini c’è già 🙂

  5. Pingback: Da togliere? | Q

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