LEGGERE SOTTO IL PLENILUNIO

Gli ultimi tre giorni di eremo marittimo sono volati via, con grandi rimpianti della vostra eccetera verso le tortore tubanti, i gelsomini, le gazze, i pini  e il resto della fauna e della flora che mi ha tenuto compagnia a giugno, nel punto di incrocio di due esperienze importanti.
Ho fatto in tempo a consumare in loco qualche lettura, però. Un libro in bozze di cui parlerò più avanti, e, con ritardo il romanzo di Giancarlo Liviano D’Arcangelo (rigoglioso è l’aggettivo che mi viene in mente, a caldo).
Dal momento che sono in via di recupero, mi accingo subito ad aprire Nelle mani giuste di Giancarlo De Cataldo. Nel frattempo, ne parlano, insieme a molto altro, i Wu Ming nell’ultimo numero di Nandropausa.

12 pensieri su “LEGGERE SOTTO IL PLENILUNIO

  1. Consiglerei la ratta lettura di Amour et veillesse frammenti del sor Chateaubriand, pubblicati da adelphi.
    Saluti da cuoredimamma

  2. Gentilissima Loredana,
    sia de Cataldo sia Wu Ming sono coinvolti in un progetto contro l’ecomafia realizzato da Edizioni Ambiente: VerdeNero. Si tratta di una collana di narrativa noir sui crimini ambientali, cui hanno preso parte alcuni tra i più importanti scrittori italiani, tra cui Ammaniti, Lucarelli, Dazieri, Carlotto e molti altri.
    Ci piacerebbe farle avere le nostre prime tre uscite, proprio in questi giornio, tra l’altro, esce il nuovo noir di Eraldo Baldini : Melma, sul petrolchimico.
    Se il progetto può essere di suo interesse, non esiti a contattarci,
    cordialmente,
    Greta Nicolini
    http://www.verdenero.it

  3. Ciao Loredana, scopro oggi il tuo blog. Complimenti. Leggendo il tuo ultimo post… non è che posso inserirmi fra le tue letture, magari per un’occhiata, un link, uno scambio d’idee…
    A presto
    scrittore nel cassetto

  4. Lory scusa, ho letto una frase su Nandropausa che la mia mente non riesce a cogliere. Te la riporto così magari riesci a spiegarmela, tu che hai tanta materna santa pazienza:
    “Quanto alla malalingua, sta bene ficcata nel culo di chi le fa proferir verbo.”
    Ora la bocca è naturalmente la sede della lingua, e la lingua agisce nella fonazione (“proferisce verbo”) in quanto appunto posta nella sede naturale. Il culo – ma qui penso che i baldi bolognesi intendano l’orifizio anale, dovendo la lingua “ficcarsi”- è situato nel punto opposto alla lingua, su quella tortuosa rambla che è l’apparato digerente. Eccoti dunque, Lory, il mio quesito: come può la lingua continuare a svolgere il suo ruolo logopedico se viene sradicata dalla sede naturale e infilata nell’orifizio anale dello stesso individuo, come i baldi bolognesi sembrano ipotizzare?

  5. L’auspicio, mi pare fin troppo chiaro, è che dopo l’amputazione tale lingua cessi di svolgere il succitato ruolo. Ma non ti preoccupare, Andrea, la tua lingua è al sicuro: per infilarla là dietro, uno dovrebbe prima sollevare la tua lunga e pesantissima coda di paglia, quella che ti fa uscire con certi commenti. Troppa fatica.
    Quella frase è nell’intro di Nandropausa da diversi anni, ma par di capire che l’hai letta oggi per la prima volta. Meglio tardi che mai, visto che pure de te fabula narratur 🙂

  6. Roberto quando tu – e il tuo amico Girolamo – dite che io sono “mandato da qualcuno” e che sono pertanto “disonesto” seminate falsità da malelingue. Dunque la “fabula” ti/vi narra da benissimo, e aggiungerei la prossima volta che ordini/ate un cono gelato, premurati/atevi di togliere la lingua dalla nuova sede per gustarlo come si deve 🙂

  7. Andrea, una volta per tutte: ti ho definito disonesto dopo avere più volte dimostrato il modo disonesto che hai di ragionare [ovvero di fare la parte dell’offeso senza ricordare il quale occasione ti ho dato del disonesto: qui] distorcendo a tuo uso e consumo le frasi altrui, e non perché sei mandato da qualcuno, come allora credevo. Ne approfitto per ritirare quest’ultima accusa l’accusa, ti credevo esecutore di volontà altrui, ma ho capito di essermi sbagliato: neanche un cervello in una scarpa si affiderebbe a uno intellettualmente disonesto e patetico come te.
    PS: evita di mandare il tuo spam nella mia e-mail, ti ho classificato come indesiderabile persino laggiù.

  8. Da premettere, andrò OT.
    Ma ci tengo a invitarvi tutti su questo (brutta parola) url:
    http://utopiayfincion.splinder.com/tag/racconti
    è un piccolo spazio dedicato ai miei racconti.
    In ogni caso, mi presento: mi chiamo Carlo, ho 21 anni e sono uno studente di lettere a cui manco a farlo apposta piace “leggere e scrivere”…
    Se avrete tempo e voglia di fermarvi e di dire la vostra, bella o brutta, nel bene e nel male, mi farete davvero piacere.

  9. Girolamo, non riesci proprio a non utilizzare ingiurie?
    E poi tu ti permetti di giudicare me, tu che hai fatto con Serino a proposito di Bonaga una figura da cambiare almeno continente?
    Un’ultima cosa, da come parli di spam sembra che ti abbia bombardato di mail, invece mi pare corretto precisare che io ti ho mandato UNA SOLA MAIL dopo che tu mi avevi ingiuriato pubblicamente, per dirti che trovavo la cosa poco umana. Per me il discorso mail è finito lì, il discorso con l’essere umano anche. Spero sinceramente di non incontrarti mai, di non avere mai a che fare con te.

  10. Leggo su:
    http://lapoesiaelospirito.wordpress.com/about/ :
    “… la bellezza candidata a rovesciare il mondo non è solo quella della
    letteratura, ma anche l’apertura sincera all’altro che si trova nel bisogno
    e che attende un segno di umanità, in uno spazio in cui ci sono treni che
    arrivano e che partono, viaggiatori che s’incontrano e si scambiano opinioni
    disinteressate, suggerite dall’amore per la verità…”
    Suvvia, Girolamo, Roberto e Andrea, datevi un bacino.

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