MARINO SINIBALDI CONGEDATO DAL CEPELL

Non è perché ci ho lavorato per anni né perché ci conosciamo da ancora più anni. Trovo però intollerabile il modo in cui un uomo come Marino Sinibaldi è stato buttato fuori dai vertici del Cepell. Per telefono. Mentre era in motorino per andare in ufficio. E lasciamo perdere lo sterminato curriculum di Marino in materia di libri, anche se non bisognerebbe lasciar perdere affatto: ma non si fa così.

Noto invece che da ultimo, e non solo da destra, il congedo è brutale. Tre righe di mail, una telefonata, persino un whatsapp. La forma, in questo caso, coincide con la sostanza. Se non hai il coraggio di dire a qualcuno che fai a meno di lui o di lei o di loro, non sei in grado di gestire quel che gestisci.

Una piccola nota sull’articolo uscito per Repubblica. L’ intervistatrice scrive, a proposito del sostituto:

Sarà sostituito da Adriano Monti Buzzetti Colella, lo conosce?

«Non conosco nessuno dei tre!». (ride, ndr)

Le dico qualcosa allora. Direttore della rivista “Dimensione cosmica”, amante dell’horror di Lovecraft, tra gli organizzatori della mostra su Tolkien.

 

Anche basta. Questo ostinato e obsoleto scherno del fantastico come identificativo della cultura di destra, e per questo immondizia, è  sciocco, disinformato e dannoso. Ricordo un intervento di Wu Ming 4, in proposito, che anni fa sottolineava che ” il problema del fantastico per come viene affrontato in Italia è la totale e assoluta mancanza di basi da parte di chi scrive. E di conseguenza di chi legge. Ci si concentra sul canone, si cerca di rispettare (o far rispettare) le supposte regole del tal subgenere, perché si è identificato un target o perché si pensa che esista un’ortodossia del fantastico che va rispettata per essere riconosciuti autori di genere. Ma non si alza mai lo sguardo, non si spazia, non ci si rende conto di quale grande problematicità e complessità etica si esprime attraverso la creazione letteraria di mondi”.

6 pensieri su “MARINO SINIBALDI CONGEDATO DAL CEPELL

  1. Sono sconcertata, sopratutto dalla pazzia di una destra al potere, grazie a chi non è andato a votare, che pensa di chiudere la bocca a chi di cultura può aiutare anche loro. Perché l’ignoranza di queste persone è così lampante che lascia senza parole, cosa ne sarà delle macerie che stanno lasciando?

  2. e mentre Tuta la città ne parla ospita dibattiti che sminuiscono la portata di evebti come l’indegna mafistazione fascista per Acca Larentia, i fatti continuano ad andare in una sola direzione con l’ennesima cacciata di una personalità più che competente ma sgradita al potere attuale.
    non mi pare ci sia da fare molti distinguo, forse solo tempo di abbandonare qualunque ambiguità, se tempo ne resta.

  3. Rispetto stimo e ammiro Marino Sinibaldi e la sua voce ,il timbro gradevolissimo, il tono garbato e inconfondibile. Credo dopo decenni di “conoscenza” radiofonica di aver visto una sua immagine in tempi recentissimi. Le sue parole bastano e sono sempre bastate….ridate dignità di esistenza alla cultura, alla gentilezza…
    Non se ne può piu di queste epurazioni
    Nemmeno dell”arroganza

  4. Confermo stima e ammirazione per Sinibaldi, il tono garbato e la sua profondissima e astuta conoscenza della letteratura, ma il pluralismo purtroppo non è mai stato il suo forte. Sotto la sua guida radio3 è diventata un moncorde ripetitore di idee radical progressiste dove visioni diverse non hanno mai trovato spazio, nemmeno di discussione ( il gender non esiste). Vorrei sperare che il suo successore avesse una gestione piu pluralista dove il dibattito che anima il paese trovi un minimo di rappresentazione, ma temo invece la gestione sarà se possibile ancora piu di parte. Speriamo almeno che l’ignoranza che da sempre contraddistingue le persone di destra permetta una minima infiltrazione di idee diverse.
    ciao,k.

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