Mi sto facendo una domanda, banale quanto volete.
Possibile che ci siano persone, con un ruolo pubblico rilevante, che ancora coltivano quel senso di onnipotenza che è proprio degli adolescenti? Possibile che non abbiano acquisito non solo una consapevolezza etica, ma neanche una consapevolezza tecnologica, che consenta loro di comprendere in quale continuum comunicativo sono/siamo immersi? Il video sul malore di Ilary Blasi, che trovo personalmente terribile, dovrebbe pur essere la piccola spia del flusso “informativo” aperto e non controllabile in cui ci muoviamo. Possibile che questo non sia ancora un dato acquisito?
Vi segnalo un libro: non concordo sempre con i toni utilizzati e la mia esperienza personale mi porta ad avere una scarsissima stima umana di Gianluca Nicoletti. Però ha scritto con Stefano Moriggi un testo che va letto e meditato. Si chiama Perchè la tecnologia ci rende umani, e lo pubblica Sironi. Procuratevelo.
Solo per completezza, secondo quanto leggo in rete, quel video di Ilary Blasi sarebbe uno scherzo.
Ciò non compromette il resto del ragionamento, che peraltro condivido condivido solo parzialmente: il flusso comunicativo è un continuum sicuramente, ma non credo affatto che sia realmente aperto e non controllabile. Almeno, non nell’attuale sistema telecratico italiano, dove la visibilità è gestita politicamente.
Ih nella pagina linkata c’è scritto che il Nicoletti de mestiere fa l’acuto cronista e ir provocatore.
Dal che evinco che tu puoi avere ragione in entrambe le cose: libro interessante, e autore oribbile.
Sai, Paolo, non è che cambi molto: anche se il video è uno scherzo è assolutamente plausibile, questo è il punto.
Vero che il flusso è controllabile: ma quello che mi dà da pensare è la mancanza di consapevolezza di chi del flusso è, eventualmente, “vittima”.
Ieri alle Iene Ilary Blasi ha dimostrato che il suo malore era una bufala. Ma anche che chi l’ha filmata c’è cascato in pieno. Boh.
siamo dentro un grande fratello. il problema è che ce ne dimentichiamo.
ma d’altra parte come si può vivere col pensiero che sei continuamente spiato? ecco, adesso, dopo questa profonda riflessione, vorrei fare le mie nominescion.