PER MICHELA MURGIA

Ieri mattina scrivevo dell’intelligenza dei gruppi e di quella scintilla percepibile quando un gruppo non necessariamente affine per carattere e storia, ma per intenti, si unisce. Ecco, ieri sera, durante la lettura di Dare la vita di Michela Murgia al Teatro Quirino, quella scintilla si è accesa di nuovo, quando amiche e amici hanno letto le parole dell’amica scomparsa, eppure presente.
Amiche e amici. Teresa Ciabatti, Serena Dandini, Mario Desiati, Cathy La Torre, Valentina Melis, Marco Missiroli, Roberto Saviano, Chiara Tagliaferri, Lorenzo Terenzi e la sottoscritta. E coloro che, tantissimi, erano in platea.
Il video è visibile sulla pagina Facebook di Rizzoli. Il libro è disponibile in libreria: non è un libro semplice, affatto. E’ denso, complicato, comprime decine e decine di concetti in poche pagine, e per questo va diffuso e meditato: anche se non siete d’accordo con quanto sostiene. Soprattutto se non siete d’accordo. Per oggi, non servono altre parole.

“E un giorno forse, quando ogni cordone ombelicale sarà creduto reciso, lei ritornerà a me sul filo di una storia, e nella memoria di quel racconto capirà che nella vita non si nasce solo una volta. Quel giorno diremo a voce alta il nostro nome per intero, e raccontare non sarà mai più un gioco da bambini”.
(Michela Murgia, Dare la vita)

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