SPIRAGLI

Penso che un anno fa ero a Londra. Penso che la sera prima avevo letto un racconto di Magia nera al Coronet Theatre e che ero in un momento felice in quel 3 novembre così lontano da tutto quello che affolla i nostri incubi, perché moltissimi di noi, credo, camminano negli incubi in queste notti. Uno dei modi per combattere i sogni oscuri è ricordare quella lunga passeggiata di un anno fa nei giardini di Kensington, esattamente di fronte al mio albergo. Ricordo la luce lieve dell’autunno, le rose e gli scoiattoli e le anatre nel lago. Ricordo la bellezza. Oggi, voglio solo offrirvi un po’ di bellezza. Franco Fortini. Buona giornata.
Come ad una ad una le foglie mutano vorrei conoscere
e dove sarà cominciato questo riposo dei campi.
Credo dalla primavera oramai lontanissima
qualche erba non vista si spense per questo tramonto
e maturava questo odore di vigna,
questo pianto quieto dei grandi monti.

Mi risveglio dal sonno, è una notte d’inverno,
lontani sono i sogni, il libro è caduto,
non vengono rumori sul vento della città.
Guarda, mi dico, non è vero che siamo d’inverno,
che sono morti gli amici e orrida cosa è il vivere:
vedrai, domani alla prima luce ci desteremo
a lavarci nei fontanili.

2 pensieri su “SPIRAGLI

  1. Di molte cose ti sono grata, Loredana. Una è sicuramente l’avermi fatto conoscere Franco Fortini. Dal Fortini della sera in poi è nato un amore che si rinnova ogni volta che lo incontro! E abbiamo tanto bisogno di bellezza! Grazie!

  2. Grazie Loredana, del ricordo di Londra e della poesia di Franco Fortini. Aiutano a combattere gli incubi notturni e a viaggiare nella nebbia di cui hai scritto oggi.

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