La recensione del venerdì. Questa riguarda La casa del deserto di Catriona Ward ed è uscita settimane fa su TuttoLibri della Stampa.
A Sundial si compivano esperimenti sui cani, nell’ingenuità hippie che fosse possibile eliminare il male intervenendo direttamente sul cervello. Ward si ispira dichiaratamente al progetto MKULTRA, il programma clandestino della CIA che negli anni Cinquanta e Sessanta usava cittadini ignari per sperimentare farmaci per il controllo mentale, nella folle ipotesi di creare assassini inconsapevoli durante la guerra fredda. La pratica ha ispirato almeno due romanzi di King, L’incendiaria e L’istituto, appare in Infinite Jest di David Foster Wallace e, più recentemente, nella serie Stranger Things, dove Undici riesce a sfuggire agli esperimenti. Ward si sofferma su un aspetto, l’installazione degli elettrodi nel cervello dei cani, per “telecomandarli” e provare a estirparne l’aggressività.