Riprendo, per poi interrompere ancora fino a lunedì (sono giornate un po’ convulse) la pubblicazione degli interventi agli Stati Generali dell’Immaginazione del 1 ottobre. Con due appunti.
Primo: ieri è stata pubblicata una nuova call per un secondo appuntamento tra fine gennaio e febbraio. Essendo una call è aperta a chiunque voglia partecipare, non aspettatevi un invito formale o informale che sia: partecipate e basta, se volete.
Secondo: saltellando fra un treno e l’altro, noto che sui social è scoppiata una polemica un po’ diversa dal solito, quella per la pubblicazione di un’opera di Francesco D’Isa con Eris edizioni dove si usa l’AI. Ma D’Isa è, a mia memoria, il primo “umanista” (passatemela, via) a parlare di AI e a usarla, quindi le accuse rivolte di sfruttamento e sostituzione di autori e illustratori hanno, temo, poco senso. Comunque la seguo.
Cito questa vicenda perché l’intervento che segue è di Elisa – Eliselle – Guidelli, ovvero scrittrice, libraia e soprattutto persona che è nel web dagli albori, e che ha seguito le mutazioni avvenute fin qui. Parlare di immaginazione senza tener conto il dove e il come significa parlarne in modo manchevole. Buona lettura.