Gene Sharp dedicò la sua lunga vita alla nonviolenza e alla sua messa in pratica. La sua tesi è che la resistenza alle dittature deve basarsi su una strategia pianificata e organizzata a priori. Bisogna identificare quali istituzioni sostengono il potere del dittatore per ostacolare il loro funzionamento, svuotarle, disarmarle, e mettergli fine. “La lotta non violenta non significa assenza di pericolo. Significa ridurre il numero di vittime potenziali rispetto a quelle che morirebbero se ci si ribellasse con l’uso della forza. Cercare di raggiungere l’indipendenza con violenza quando il tuo avversario è così forte non ha senso. Se si usano soltanto metodi non violenti, il potere non saprà come comportarsi”.