“Senza pace non ci saranno diritti umani. E senza i diritti umani – tutti, uno per uno – la democrazia non sarà mai altro che  un’offesa alla ragione, uno scherzo. Combatteremo con il cuore e il cervello, con la volontà e l’illusione. Sappiamo che gli esseri umani sono capaci del meglio e del peggio. Loro (non ho bisogno di dire i loro nomi ora) hanno scelto il peggio. Noi abbiamo scelto il meglio”.
Marzo 2003: davanti a quattrocentomila persone, Saramago legge il suo manifesto contro la guerra in Iraq. E’ passato molto tempo. I movimenti per la pace non sono più la prima forza politica del mondo, come si immaginava allora. Siamo cambiati.  «Non penso che siamo diventati ciechi, penso che siamo ciechi, Ciechi che vedono, Ciechi che, vedendo, non vedono».