In questi ultimi tempi leggo molti libri di autrici (soprattutto autrici) dove la rete di amicizie è una famiglia, conta come tale e forse anche più della famiglia di origine. Perché quegli affetti, scelti e curati, sono non solo affinità ma solidarietà e, sì, cura reciproca. Dovunque veda nascere gruppi o reti, penso che ci sia qualcosa di buono, qualcosa a cui guardare con speranza: anche nel campo dei libri. Come avviene in una nuova iniziativa che si chiama Staffetta.