“Generate parentele”, disse Donna Haraway un po’ di tempo fa, in un’intervista che le facemmo Claudia Durastanti e io per il Salone Extra, quando tutto era possibile esclusivamente on line. Generare parentele è qualcosa che avviene già: in questi ultimi tempi leggo molti libri di autrici (soprattutto autrici) e autori fra i trenta e i quarant’anni dove la rete di amicizie è una famiglia. Intendo dire che conta come una famiglia e a volte, anzi spesso, più della famiglia di origine, e non sostituisce ma costituisce una via diversa al formarsene una nuova. Perché quegli affetti, scelti e curati, sono non solo affinità ma solidarietà e, sì, cura reciproca.
Dovunque veda nascere gruppi o reti, penso che ci sia qualcosa di buono, qualcosa a cui guardare con speranza: anche nel campo dei libri.
Faccio un esempio recente. Anzi, lo faccio fare ad Andrea Geloni, il libraio della mitica libreria Nina di Pietrasanta, che racconta cosa può succedere quando un gruppo di librai crea una piccola – grande comunità:
“Si chiama Staffetta: tra colleghi librai abbiamo realizzato che stavamo leggendo in staffetta il libro di Marco Peano, Morsi, e abbiamo pensato che sarebbe stato bello condividere l’esperienza di lettura prima dell’uscita chiacchierandone insieme. A questo si lega l’esigenza di ricordare ad autori ed editori (qualcuno ci pensa, altri no) che quando parlano di un libro in uscita sarebbe buona pratica ricordare che il preorder si fa anche in libreria, come si è sempre fatto, e non solo su Amazon.
Quindi: facciamo una diretta Instagram, 4 librai (siamo dodici, ruotiamo) che hanno letto la staffetta, una settimana prima dell’uscita. Raccontiamo senza raccontare, invitiamo ad acquistare il libro da noi (anche da lontano, ci appoggiamo a libridaasporto) e a chi lo fa regaliamo un gruppo di lettura su zoom un mesetto dopo l’uscita. Nel frattempo, c’è anche un gruppo Telegram dove gli iscritti possono scambiarsi impressioni di lettura e fare una specie di esperienza condivisa. La cosa è partita subito con grande collaborazione degli editori e degli autori, che intervengono anche sui canali social del progetto e collaborano con i librai alla gestione dei contenuti. Insomma: il gruppo di lettura su Morsi, che si terrà il 22 febbraio, sfiora i 300 iscritti. Sta andando molto bene anche la seconda staffetta, che è Corpi minori di Jonathan Bazzi, e ieri sera abbiamo presentato la terza, ossia il nuovo romanzo di Nadia Terranova, Trema la notte.
Stiamo completando il calendario su tutto l’anno. Contiamo di fare solo una dozzina di libri, in modo da seguire tutto bene. Le scadenze non sono regolarissime, in quanto basate sulle uscite dei libri scelti, ma consentono più o meno alle persone di partecipare anche a tutti gli incontri.Insomma: un lavoro che premia connessioni virtuose, tra librai e tra librai e autori/editori.”
Generate staffette, gruppi, quel che vi pare. Ma spezzate questo dannato incantesimo della solitudine.
che belle iniziative, di questi tempi sono di grande conforto. a proposito del generare parentele, un bel libro in cui una rete di amicizie diventa una nuova famiglia è The Bean Trees di Barbara Kingsolver, anche se è un po’ vecchiotto.