Le parole possono essere più efficaci di un’arma? No, risponderanno in molti, e forse molti altri risponderanno sì. Questi sono giorni di fuoco, fuoco vero, dove molte zone di Roma vanno in fumo e anche le bancarelle di libri usati: il che, per molti, sarà poco significativo, ma quando i libri bruciano, come sono bruciati quelli della Pecora elettrica, la libreria nello stesso quartiere in cui si è sviluppato l’incendio di sabato, qualcosa luccica in fondo al cuore, che sia significativo o meno.
Dunque, mi torna in mente un giornalista e scrittore che nel Novecento provò a usare le parole per cercare qualcosa che gli era caro, la verità. Manlio Cancogni firmò uno degli articoli che hanno fatto la storia di questo paese:  uscì sull’Espresso dell’11 dicembre 1955, a pagina 3, con il titolo “Quattrocento miliardi”. Il titolo in copertina era “Capitale corrotta=nazione infetta”.