PUGNI DI FERRO

Codice della strada. “Per quanto riguarda gli stupefacenti non ci sarà bisogno di mostrarsi in uno stato di alterazione psico-fisica, ma è sufficiente il sospetto che siano stati assunti per far scattare il test immediato: la positività comporterà la revoca della patente e la sospensione fino a tre anni”. Sarà interessante capire cosa suscita il sospetto.
Decreto Caivano. Carcere più facile per i minorenni, possibilità di vietare l’uso del cellulare con «avviso orale», in caso di alcuni reati, carcere fino a due anni per i genitori se i figli non rispettano l’obbligo scolastico, con revoca dell’assegno di inclusione.
Scuola: riportare la “cultura del lavoro” (Valditara dixit). E soprattutto voto in condotta, o meglio “dobbiamo riportare nella società valori, buon senso e serietà per evitare che il nostro Paese vada allo sfascio”.
Undici mesi fa la Presidente del Consiglio rispondeva alle non poche polemiche relative al decreto anti-rave e anti-tutto con queste parole: “è una norma che rivendico e di cui vado fiera perché l’Italia – dopo anni di governi che hanno chinato la testa di fronte all’illegalità – non sarà più maglia nera in tema di sicurezza”.
E’ un ouroboros: parte della società è divenuta più giustizialista, la politica (e non solo le destre) cerca il consenso. Possiamo mettere anche le mani nei capelli, volendo: sarà più importante sporcarsele, e darsi da fare.