A proposito di teatro.
Per la seconda volta in pochi giorni, segnalo Minimum Fax: perchè, al momento, mi sembra l’editore non specificamente teatrale che dedica la maggiore attenzione ai nuovi autori. In questi giorni, per esempio, esce Ero purissima, di Eleonora Danco. Sarebbe bello che le voci si moltiplicassero. Sarebbe bello, anche, scoprire in molti narratori italiani la tentazione per il palcoscenico. Chissà.
Seconda segnalazione: un concorso per recensioni teatrali. Qui il bando. Immagino già una delle obiezioni: a che pro formare una nuova leva di critici se i giornali non danno spazio alle recensioni medesime? Per molti motivi. Per esempio perchè il teatro è un territorio da cui imparare molto. E in cui, forse, si è più liberi dalle tentazioni para-pseudo-accademiche.
Ps. Piccolo aneddoto personale. Molti e molti anni fa, la vostra eccetera andò a Parigi. Obiettivo: intervistare per Sipario un attore straordinario, Jean-Louis Barrault. All’epoca, Barrault aveva settant’anni, e dirigeva il Theatre du Rond-Point. Di quella conversazione non ho mai dimenticato la frase con cui Barrault cercò di mettere a suo agio una terrorizzata v.e.. “Je suis Scaramouche. Toi, Molière”.
Adorabile e bugiardo: eppure, chissà come, quelle cinque parole mi hanno aiutato spesso, dopo.
Hai intervistato il protagonista de “Les enfants du paradis”?
Me rosica rosica rosica…
Bene questo post mi pare giusto.
Io ci ho un amico un tempo giovane recensore di spettacoli teatrali per giornale fico (che poi è ehm – la repubblica ecco:)io lo accompagnavo mi ricordo – ma siccome era giovane recensore e non onusto recensore, ce toccava anna a vede delle cose di una bruttezza infernale. Purtuttavia conservo un dolce ricordo della intervista personale concessaci da Lando Fiorini.
Cioè lo so che non è la stessa cosa eh:)