118. STORIE DAI BORGHI. I CANI DI GAGLIOLE

Sono tornata, e nel frattempo? Tutto uguale. Per esempio, da La Nuova Riviera: “Circa un centinaio di accumulesi, in Riviera perché costretti a lasciare la propria terra a seguito del sisma, si stanno spostando in queste ore dalle strutture ricettive che li ospitavano a San Benedetto ad alcuni alberghi grottammaresi. Questo pomeriggio il sindaco Pasqualino Piunti, insieme al primo cittadino di Accumoli Stefano Petrucci, ha salutato molti degli sfollati trasferiti a Grottammare. Lo spostamento è stato necessario per il sopraggiungere della stagione estiva e i ritardi nella distribuzione degli alloggi nelle aree colpite dal sisma”.
Poi c’è Marcella, che scrive da Gagliole. E scrive questo:
“Mi permetto  di disturbarla, se posso, per porre alla sua attenzione la nostra “causa”, che, sono certa, sarà accolta quanto meno con affetto. Parlo al plurale in quanto faccio parte del gruppo di volontari del rifugio per cani LNDC sezione di Camerino e Matelica; mi sono persuasa che leggerà con attenzione questa mia lettera: ho ascoltato con partecipazione e profonda commozione la conversazione avvenuta qualche mese fa tra lei e Silvia Ballestra a proposito del gran lavoro fatto da tanti anche per i nostri amati amici a quattro zampe e sono rimasta colpita, ma purtroppo non sorpresa, dall’intervento di un’ascoltatrice che lamentava l’inopportunità di volgere attenzioni e cure agli animali, come se facendolo se ne privassero automaticamente gli esseri umani. Forse è proprio per questa distorta visione delle cose che attualmente ci troviamo in difficoltà: inutile dirle che durante il periodo dell’emergenza abbiamo fatto fronte a situazioni le più disparate: abbiamo ospitato per diversi mesi (ne abbiamo ancora) cani di persone che non avevano più la possibilità di occuparsene, abbiamo predisposto un presidio veterinario di emergenza, abbiamo alimentato decine di gatti abbandonati in strada. Abbiamo ovviamente ricevuto il prezioso aiuto da parte di persone che volontariamente si sono messe a disposizione, da parte della protezione civile e dei vigili del fuoco, aiuto assolutamente indispensabile durante i tragici giorni della neve. Ora che i riflettori si sono inevitabilmente spenti siamo tornati ad essere quelli di sempre, ma con tante esigenze in più. Il nostro più ambizioso progetto è quello di realizzare un’area dedicata esclusivamente alla cura ed assistenza dei nostri tanti cani anziani le cui condizioni di salute sono ormai incompatibili con la vita del canile. Durante il mese di luglio parteciperemo ad un incontro con altre associazioni di volontariato durante il quale avremo il piacere di conoscere personalmente Silvia Ballestra. Inutile che le dica che la nostra maggior esigenza in questo momento è la visibilità: abbiamo assoluto bisogno di volontari attivi e di adozioni per scongiurare l’isolamento nel quale temo che le nostre terre siano ormai destinate a precipitare. Mi rivolgo a lei proprio per cercare di impedire che ciò avvenga fiduciosa che la mia richiesta sarà favorevolmente accolta”.
Ecco. Date una mano.

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