Passa il turista, non passano gli agricoltori. E’ uno dei paradossi di questo dopo-terremoto infinito, dove si esalta la bellezza della fioritura ma non si rende possibile l’accesso agli abitanti di Castelluccio di Norcia. Qui sotto, il post di genzianaproject, e che altro aggiungere? (seguite il link, magari, per gli altri status).
TURISTI AL PASCOLO, AGRICOLTORI BLOCCATI. A CASTELLUCCIO MUORE L’ITALIA
È ora di parlare forte e chiaro. E di denunciare quanto sta accadendo a Castelluccio. Dove oggi, 1 luglio 2017, si è assistito alla deliberata sospensione dei diritti costituzionali in nome del profitto e del buon nome turistico di Norcia. Buon nome che da oggi dovrebbe essere marchiato per sempre dall’infamia che si deve a chi ha calpestato la dignità e la libertà delle persone. Se vi sembrano parole forti leggete questo: «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche». È l’articolo 16 della nostra Carta Costituzionale. Ebbene, se fino a ieri i blocchi imposti a residenti, allevatori e agricoltori dell’Altopiano potevano essere giustificati da motivi di sicurezza, oggi non lo sono più. Perché se la strada è sicura per turisti, bambini compresi, al punto da essere utilizzata per una “gita”, allora è sicura anche per i lavoratori. Che invece sono stati bloccati. Gli otto trattori degli agricoltori che dovevano utilizzare la stessa strada delle navette, la famigerata 477, sono stati bloccati sul Pian Grande o al valico di accesso alla provinciale per Norcia. Perché signore e signori oggi sulla strada, una strada pubblica e quindi di tutti noi, possono passare solo i mezzi privati di un tour organizzato. I turisti, alfieri consapevoli o inconsapevoli del racconto del “tutto va bene”, sono arrivati a Castelluccio scortati da carabinieri e protezione civile. Gli agricoltori e i loro trattori, invece, sono stati bloccati. Proprio dalla Protezione civile, e non si sa bene con quale autorità. Guardateli i volti di queste persone. Bloccati dalle nove di questa mattina senza alcun avviso e umiliati, per primi, dalle navette scortate che gli passano accanto mentre loro non possono muoversi. Sono liberi solo di aspettare e subire. Senza poter bere e mangiare. Guardate gli occhi di questi lavoratori a cui stanno provando a togliere persino la possibilità di fare il proprio mestiere. Guardateli e chiedetevi se è possibile che tutto questo possa accadere, oggi, in Italia. L’Italia che, giova ricordarlo, è «una Repubblica democratica, fondata sul lavoro, la cui sovranità appartiene al popolo». Forse altrove, di sicuro non qui a Castelluccio.
PS: Complimenti agli organizzatori delle “navette”. Che non solo non hanno dato ascolto ai Castellucciani. Ma hanno anche “abbandonato” i visitatori sulla piana. Senza curarsi se, vista anche l’età in alcuni casa avanzata, fossero poi in grado di salire a Castelluccio. Ma siccome i montanari hanno il cuore grande e non sono contro i turisti, ma contro il sistema che sfrutta questo tipo di turismo senza curarsi del loro dolore e delle loro difficoltà, a portarli in salvo ci hanno pensato loro.