22. STORIE DAI BORGHI: ANNALISA E LA STORIA

Ciao, si ricomincia, a maggior ragione. Annalisa Cegna dirige l’Istituto storico di Macerata. Dove ben si sa quanto le informazioni arrivino poco e la dimenticanza sia in agguato. Dunque, ecco il progetto, che mi sembra bellissimo.
L’Istituto Storico di Macerata vuole offrire il suo contributo per la rinascita delle comunità appenniniche colpite dal sisma: lavorare insieme perché non perdano l’identità e la propria storia; perché insieme alle case, alle strade, ai ponti si ricostruiscano altre infrastrutture, quelle civiche, come la fiducia e il senso di appartenenza
Già da settembre avevamo cominciato a dare concretezza a questo progetto, organizzando incontri e individuando percorsi che avrebbero dovuto coinvolgere proprio i territori poi coinvolti nei violentissimi terremoti del 26 e 30 ottobre.
Gli eventi drammatici hanno momentaneamente interrotto, ma non spezzato, il nostro progetto, e – dopo questa fase di emergenza – faremo di tutto per riprendere il nostro discorso per entrare nella “bellezza lenta” di quelle zone,nella loro storia passata e in quella da ricostruire.
Il progetto complessivo “Epicentri della storia” può essere visionato al seguente link:
https://storiamacerata.files.wordpress.com/2016/11/epicentri-della-storia-novembre.pdf
Al suo interno, due sono gli ambiti di cui si occupa più specificamente l’Istituto storico di Macerata:
1. Dialogare con la storia (a cura di Paolo Coppari): in collaborazione con esperti dell’ambiente, dell’economia, dell’arte e della cultura, è nostra intenzione organizzare degli incontri nei paesi del sisma per riscoprire il loro passato, valorizzare il patrimonio storico, sociale e culturale, attivare nuove reti di relazioni. Gli incontri pubblici che, d’intesa con le amministrazioni locali, coinvolgano associazioni, circoli e gruppi attivi, ai quali si chiederà di recuperare documenti, fotografie, testimonianze, del passato recente e remoto della loro comunità. In questo contesto un ruolo fondamentale sarà riservato alle scuole con le quali sarà possibile attivare percorsi e laboratori di storia locale con l’obiettivo di raccogliere e trasmettere le memorie private e collettive della propria comunità. I materiali reperiti dai privati, circoli e associazioni, così come quelli prodotti dalle scuole, potranno essere utilizzati per esposizioni finali.
2. Dialogare con l’emergenza (a cura di Annalisa Cegna): L’obiettivo del progetto è in primo luogo quello di affidare ai protagonisti il racconto plurale del terremoto, per decostruire una storia spesso condotta dall’esterno, profondamente influenzata da stereotipi e rappresentazioni mediatiche. Ma è anche quello di rivalutare la memoria come risorsa da cui attingere per mettere a fuoco buone pratiche e strategie resilienti di prevenzione e gestione del rischio. Competenze amministrative, sensibilizzazione della popolazione, comunicazione in situazione di crisi, costruzione di piani di emergenza, ecc. sono tutte dimensioni che, passando attraverso la memoria di esperienze vissute, tornano immediatamente funzionali alla messa a punto di piani di prevenzione, in termini strutturali e sociali. Si intende, pertanto, intervistare le istituzioni impegnate in prima linea al momento del sisma del 30 ottobre nei comuni del cratere maceratese (amministratori, forze dell’ordine, tecnici). In un secondo momento si procederà a una ricerca più ampia sull’esperienza delle popolazioni nelle stesse aree. Le interviste confluiranno in un archivio multimediale e saranno messe a disposizione dell’utenza mediante il web.

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