ALTRE STORIE DI PESTE, PER ALTRI MOTIVI

Perciò quando una zona di cielo, che per caso ci sia avversa,
si mette in agitazione e un’aria malefica comincia a spargersi,
come una nebbia e una nuvola a poco a poco s’insinua
e, dovunque s’avanzi, tutto perturba e forza a trasformarsi;
avviene pure che, quando arriva alfine al nostro cielo,
lo corrompa e lo renda a sé simile e a noi avverso
(De rerum natura, Lucrezio)
Ascoltando, infatti, i gridi di allegria che salivano dalla città, Rieux ricordava che quell’allegria era sempre minacciata: lui sapeva quello che ignorava la folla, e che si può leggere nei libri, ossia che il bacillo della peste non muore né scompare mai, che può restare per decine di anni addormentato nei mobili e nella biancheria, che aspetta pazientemente nelle camere, nelle cantine, nelle valigie, nei fazzoletti e nelle cartacce, e che forse verrebbe un giorno in cui, per sventura e insegnamento agli uomini, la peste avrebbe svegliato i suoi topi per mandarli a morire in una città felice.
(La peste, Camus)
NB. Davvero non ho altro da dire, anche oggi, ma per motivi diversi da quelli di ieri. Altri diranno, e con ragione.

2 pensieri su “ALTRE STORIE DI PESTE, PER ALTRI MOTIVI

  1. no, non è il momento delle supercazzole. E il rischio di fomentarne a miriadi è altissimo dal momento che per parlare di quello che succede si dovrebbe argomentare, per poi cercare una sintesi efficace di petrolio, maschilismo, laicità, rivoluzione francese, industria degli armamenti, Palestina, neonazismo, turbocapitalismo, neocolonialismo senza lasciare nulla in sospeso
    https://www.youtube.com/watch?v=K5RGr4zsyHY

  2. Non abbiamo molto da dire, perchè non sappiamo cosa dire. Mi ha stupito per esempio quanto velocemente sia stata silenziata la tragedia di Dacca, e non solo secondo me per l’impressionante sovrapporsi di sciagure di questi giorni. Se per esempio l’omicidio di Fermo, è stato molto semplice da incasellare nelle nostre gratelle interpretative, quindi ecco lì il fascista, il razzista il buonista, l’immigrazionista etc. secondo i soliti schemi che si rifanno anni ’70 e quindi ha trovato molto spazio nei titoli e nelle discussioni politiche , non così è stato per altre tragedie purtroppo ben più gravi. E non si tratta solo, come dice diamonds di “complessità” per lo meno non solo. Sembra proprio ci sia qualcosa che non riusciamo o non vogliamo vedere.
    ciao,k.

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