ANNICHILIRE L'AVVERSARIO: I METODI DI PREGANZIOL

Non sono ancora in grado di postarvi l’articolo. Sappiate solo che questa mattina è uscita una nota su Il Gazzettino (pag.12 dell’edizione di Treviso, a breve il link) dove si insinua che Emme, la bibliotecaria, le cui simpatie politiche  “sarebbero note nel paese” (dove peraltro non abita, guarda un po’), avrebbe denunciato la sparizione dei libri di Saviano per ottenere una candidatura nelle liste del centrosinistra alle prossime elezioni provinciali. Questo, secondo il o la “collega” (mi disgusta un po’ usare questo termine, perdonate) che ha redatto la nota, e che basa la medesima sul falso assoluto.
Trovo ripugnante il metodo, pericolosa la situazione: è ingiusto che per un comportamento civile ci sia una persona che in questo momento rischia il proprio posto di lavoro e viene sottoposta ad una campagna di discredito e di insinuazioni.
Personalmente, mi auguro che l’Ordine dei Giornalisti si faccia vivo. E subito.
Aggiornamento: il testo dell’articolo
PREGANZIOL – (n.d.)  (nome omesso) sarà candidata alle elezioni provinciali della prossima primavera per lo schieramento del centro-sinistra?
E’ la voce che circola con insistenza in paese dopo il polverone sollevato sul caso del libro “Gomorra” che si è “volatilizzato” dagli scaffali della biblioteca, ma soprattutto conoscendo le simpatie politiche della donna.
I bene informati dicono che la collaboratrice della biblioteca di Preganziol non ha mai fatto mistero delle sue simpatie politiche per la sinistra. Tutto da verificare, anche se non mancano coloro che vedono un nesso tra le legittime aspirazioni politiche della bibliotecaria e la vicenda che ha messo sotto accusa la giunta di Preganziol a guida leghista sospettata di aver fatto sparire il libro di Roberto Saviano innescando così una polemica politica che potrebbe riservare ancora qualche altro colpo di scena.
Ma le elezioni sono dietro l’angolo e si potrà avere la riprova.

24 pensieri su “ANNICHILIRE L'AVVERSARIO: I METODI DI PREGANZIOL

  1. Solidarietà a Emme.
    Parole vuote? Non per me, vorrei che la signora sapesse che apprezzo quanto ha fatto e che la ringrazio per aver fatto saltare fuori il problema.

  2. Benissimo Lipperini! Ho proprio finito di scrivere, e mi permetto di segnalare qui, “Siamo tutti ebrei marocchini terroni contro il #rogodilibri (per gli amici del Gazzettino)” http://goo.gl/V4UOV contro il quotidiano razzista e xenofobo del Triveneto. Non sono accuse tirate alla cavolo, leggete e giudicate per cortesia, e magari fatevi sentire nei commenti a quel quotidiano, anche per quest’ultima vicenda.

  3. Solidarietà anche da parte mia. Credo che quando Roberto Saviano parla della macchina del fango intenda proprio questo modo di discreditare l’altra parte (qualunque siano i motivi che la rendono altra).

  4. Una situazione quasi identica è capitata a una mia amica perchè una cosiddetta giornalista olandese ha mandato urbi et orbi a tutti i suoi amici giornalisti italiani una corrispondenza mail privata in cui la mia amica sosteneva che SB è una disgrazia per l’ Italia. Il corriere, il giornale e un paio d’ altri hanno fatto lo scoop sul nulla mettendo nei guai una persona che si limitava fuori dal lavoro e in privato ad esprimere una propria opinione, ma che per disgrazia:
    a) è dipendente del Ministero degli esteri
    b) è attiva politicamente con IdV
    c) per questo viene mobbizzata.
    Dov’ è l’ ordine dei giornalisti quando ce ne sarebbe bisogno è forse il terzo segreto di Fatima che speriamo il vaticano prima o poi ci sveli.

  5. anche la mia solidarietà ad emme: magari le fa bene sapere che è grazie a gente come lei che non ho perso l’ultimo residuo di fiducia
    (e quoto Loredana: “ripugnante” e “pericolosa” descrivono bene la situazione)

  6. La “nota” del Gazzettino è roba da stampa del Terzo Reich. Ma com’è possibile che in Veneto gli standard generali si siano abbassati a un simile livello?

  7. Non mi sorprende, ma mi disgusta e mette i brividi. Anche un articolo di oggi sul Corriere del Veneto (edizione di Venezia) contiene un’intervista ad Emme e chiude in modo ambiguo sul punto sopra descritto, con l’effetto deleterio di desciverla come una vittima di una situazione più grande di lei, “una buriana che non riesce più a controllare” (testuale). Forse non era nell’intenzione della giornalista, ma l’effetto è sicuramente deleterio: la situazione è certo più grande, ma qui non si tratta di lottare contro mulini a vento, di sottintendere il “chimelhafattofare”. Qui la situazione è grande perché è in gioco il valore del lavoro, della passione e del servizio pubblico che nonostante tutto queste persone continuano ad offrire, e chiama in causa chiunque abbia a cuore il vivere civile e la libertà di espressione.
    Non è del resto quel che è capitato con il libro Gomorra, quando si rinfacciava a Saviano di aver lucrato sulla camorra e di voler fare politica? Si cerca in tutti i modi di distogliere dalla gravità di quel che accade.
    In questo orrendo cortocircuito vedo la stessa strategia di annichilimento e distrazione: si vuole insinuare che sotto sotto questi atti di indignazione nascondano sempre la brama di successo, dei soldi.

  8. Loredana, spero che l’Ordine si muova, e così altri, vicini a Emme. Non esiste altro motivo per denunciare la sparizione di libri che la sparizione di libri, strana, illegittima – e quindi normale evidenziarla! La pressione che si scatena in queste e altre circostanze può essere forte, e spero che Emme rimanga quel che è, mantenendo le sue libertà, compresa quella di presentarsi a delle elezioni! Penso che ci siano persone in grado di ridurre i toni di quel che sta succedendo a lei, prendendo ovvie misure. Qui molti hanno ‘paura di…’, e il problema si sposta tutto non sulla capacità di indignarsi, ma sulla libertà e sulla forza che occorrono per indignarsi.

  9. Io non ho parole. Nonostante non conosca molto la situazione, la mia solidarietà va a Emme a prescindere. Spero che i veneti non siano tutti cosi, diversamente, non sono certo di voler condividere la nazionalità con questa gente.

  10. @Nord
    non so perché ha così tanto livore nei confronti della persona che gestisce questo blog. Ammesso che censuri – e secondo me non lo fa, visto che io non sono mai stata bannanata neanche quando non ero d’accordo con lei – la Lipperini ha un blog non gestisce una biblioteca pubblica e non fa l’assessore alla cultura. Io posso decidere di non acquistare i libri di chi ha sottoscritto un appello che non condivido ma non devo estendere il mio criterio alla libreria del mio vicino di casa. Ho letto il tuo link perché pensavo si riferisse al post e invece ho trovato un signore tanto ma tanto sessista. Le mie scuse alla padrona di casa per l’OT

  11. Ultimo chiarimento: ho cancellato e posto in moderazione i commenti di Nord, alias daniz, alias stavrogin, alias Lady Yoko e via dicendo, in quanto dai loro blog partono continue e inaccettabili campagne di denigrazione volte alla mia e ad altre persone, e continui tentativi, su altri blog, di bloccare le discussioni in corso. Grazie, i temi sono molto piu’ urgenti del disperato desiderio di visibilita’ di un gruppo di troll.

  12. C’è il problema che chi ha scritto la suddetta velina da regime potrebbe anche non essere giornalista (anzi, diciamo che andrebbe di lusso se fosse almeno pubblicista). Ché questi giornali locali si fan passare gli articoli da cani e porci non potendosi “permettere” di pagare decentemente qualcuno. Le conseguenze di un mondo dell’editoria allo sfascio sono purtroppo queste…

  13. In esclusiva per Lipperatura, sono in grado di fornire la bozza originale dell’articolo del Gazzettino (i refusi sono da attribuirsi a palesi errori di stampa):
    PREGANZIOL – (n.d.) Quella del Gazzettino è una campagna denigratoria contro Emme?
    E’ la voce che circola con insistenza in paese dopo il polverone sollevato sul caso del libro “Gomorra” che si è “volatilizzato” dagli scaffali della biblioteca, ma soprattutto conoscendo le simpatie politiche del giornale.
    I bene informati dicono che il sindaco è dovuto correre ai ripari, minimizzando la vicenda, quando la censura dell’autore di Gomorra è salita agli onori delle cronache. Tutto da verificare, anche se non mancano coloro che vedono un nesso tra i tentativi di screditare una lavoratrice insinuando chissà quali interessi nascosti dietro la sua denuncia e la vicenda che ha messo sotto accusa la giunta di Preganziol a guida leghista sospettata di aver fatto sparire il libro di Roberto Saviano innescando così una polemica politica che potrebbe riservare ancora qualche altro colpo di scena.
    Ma le elezioni sono dietro l’angolo e si potrà avere la riprova.

  14. Qui alto vicentino, bollettino del 26 Gennaio:
    Saviano ancora presente, nessuna circolare in vista, noleggiato subito Nord-Est di Carlotto, esposto nella sala principale!?!?
    A voi Roma

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