BIBLIOGRAFIA DISARMATA: WAVE HILL

Wave Hill (1966-1976). Dieci anni. Tanto può durare una protesta nonviolenta per ottenere un risultato. Troppo? Dipende. Nell’agosto 1966 200 aborigeni lasciarono la fattoria di Wave Hill, nel Northern Territory,per protestare contro le condizioni di sfruttamento in cui erano costretti a lavorare. L’allevamento australiano, di proprietà inglese, proponeva condizioni durissime agli aborigeni. I quali, semplicemente, tornarono alla terra degli antenati.
L’anziana guida della tribù Gurindji Vincent Lingiari condusse i  duecento allevatori a Daguragu, rifiutandosi per anni di abbandonare la zona. “Mio padre e mio nonno dicevano che la terra apparteneva a noi prima che arrivasse il bestiame”.

Nel 1975, 3300 km quadrati di territorio australiano vennero restituiti alla tribù Gurindji: fu il primo caso in cui una tribù indigena si vide riconsegnata la propria terra. Nel 1976, la firma della Legge sui Diritti Fondiari degli Aborigeni (Territorio del Nord) permise formalmente alla popolazione indigena di reclamare i propri territori.
Poco? Come dice la ballata di Kev Carmody e Paul, Kelly, dedicata a Lingiari, “From little things, big things grow”.

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