C'E' MODO E MODO DI LEGGERE

Come si festeggia la lettura? In molti modi. Il mio, solitario ma non troppo, è partire per Teramo per festeggiare Dame Nina Cassian, che andrebbe letta e riletta e riletta ancora. Alle 18 sarò qui, per chi passa da quelle parti. A domani, con un piccolo omaggio. Si chiama Smorfia, traduzione di Anita Natascia Bernacchia.
Nel mezzo dell’estate
le foglie riarse impongono
la loro grinzosa durata.
Graffiano la tovaglia,
si rimpiattano a volte dietro
le nuove generazioni
e poi, d’un tratto, scoprono i loro volti di megera,
dal ghigno giallognolo-caffè.
Nell’avvizzire sono assai costanti,
assai coerenti nell’aggressività.
Dirò questo soltanto:
le foglie tenaci hanno becchi e artigli.
Come quasi tutti noi
invecchiano male.
Come alcuni di noi
sono immortali.

3 pensieri su “C'E' MODO E MODO DI LEGGERE

  1. Sempre nel mezzo
    Certi impongono
    La loro vacante permanenza
    Sgomitano alla cassa
    Sgomitano ai semafori
    Calpestano le nuove generazioni
    Mostrando loro volti inverniciati
    incoerenti ghigni plastici
    Inutili e inespressivi
    Come ossa becchi o artigli secchi
    Invecchiati male
    .immortali
    Perché mai vivi
    cioa,k.

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