Come si festeggia la lettura? In molti modi. Il mio, solitario ma non troppo, è partire per Teramo per festeggiare Dame Nina Cassian, che andrebbe letta e riletta e riletta ancora. Alle 18 sarò qui, per chi passa da quelle parti. A domani, con un piccolo omaggio. Si chiama Smorfia, traduzione di Anita Natascia Bernacchia.
Nel mezzo dell’estate
le foglie riarse impongono
la loro grinzosa durata.
Graffiano la tovaglia,
si rimpiattano a volte dietro
le nuove generazioni
e poi, d’un tratto, scoprono i loro volti di megera,
dal ghigno giallognolo-caffè.
Nell’avvizzire sono assai costanti,
assai coerenti nell’aggressività.
Dirò questo soltanto:
le foglie tenaci hanno becchi e artigli.
Come quasi tutti noi
invecchiano male.
Come alcuni di noi
sono immortali.
Sempre nel mezzo
Certi impongono
La loro vacante permanenza
Sgomitano alla cassa
Sgomitano ai semafori
Calpestano le nuove generazioni
Mostrando loro volti inverniciati
incoerenti ghigni plastici
Inutili e inespressivi
Come ossa becchi o artigli secchi
Invecchiati male
.immortali
Perché mai vivi
cioa,k.
Il nome della traduttrice è Anita Natascia Bernacchia 🙂
Si corregge.