COME LEGGIAMO

Inizia un mese piuttosto complesso di spostamenti fra Roma e Torino per Scuola Holden, dunque la mia presenza sul blog sarà saltellante e frammentaria (torno ad aggiornare non prima di una settimana, per esempio).
A proposito di frammentazione: continuo a riflettere sul tema di cui abbiamo discusso ieri a Fahrenheit con Marino Sinibaldi e Lella Mazzoli. Ovvero, leggiamo sempre allo stesso modo oppure la nostra vita di lettori e lettrici si è fatta più frammentata, appunto, e cede alle interruzioni o ai sottofondi? E questo comporta più o meno concentrazione? E, ancora, la concentrazione è sempre necessaria? Mi spiego, se io sospendo la lettura de L’ora di greco di Han Kang per andare a vedere le immagini della Biblioteca di San Gallo arricchisco o svilisco il libro che ho fra le mani?
Credo che sia molto difficile dare una risposta.
La risposta, invece, si deve a chi ancora oggi, qua e là, parla di quello che viene considerato un boom, fumetti e manga, e che secondo me è diventato tale perché oggi i manga sono disponibili nelle librerie di catena o comunque generaliste. Nonostante questo, c’è ancora chi sostiene che si tratti di serie zeta. La risposta è quella famosa di Lisa Simpson, quando dice che è meglio rimanere in silenzio ed essere considerati imbecilli che aprire bocca e togliere ogni dubbio.
Alla settimana prossima.

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