E’ uno dei vecchi detti editoriali: una buona copertina aiuta a vendere un libro, buono o no che sia, a sua volta, il medesimo. Quelli di Alice sono andati a verificarlo, o quanto meno a discuterne, con alcuni autori ed editori: ovvero, Antonia Byatt, David Grossman, Giuseppe Culicchia, Elena Loewenthal, Giulio Mozzi, Luisa Sacchi, Marco Zapparoli, Claudia Tarolo. Nonchè con i grafici Chip Kidd e John Gall. L’inchiesta è qui. La Byatt, vi anticipo, chiede nel contratto di poter approvare la sua copertina.
molto più di quanto si creda, per alcuni addirittura è al primo posto tra i criteri di scelta.
dado, riproponendo un commento di molti post fa, tu da libraio che reazione vedi nei lettori di fronte alle nuove copertine dei tascabili einaudi?
mediamente non piace,
a me invece molto…
la trovo anni ’70
Anche il nostro agente, Roberto Santachiara, chiede sempre nel contratto l’approvazione della copertina da parte dell’autore. Noi andiamo oltre: proponiamo il concept della copertina e addirittura, a volte, la realizziamo noi (Q, Asce di guerra vecchia edizione, 54).