DISCORSI MOTIVAZIONALI. WILLIAM FAULKNER: NON ABBIATE PAURA

Per gli studenti, e direi per tutti.
Nel 1950 William Faulkner accetta il premio Nobel con un discorso dove dice, fra l’altro:

“La nostra tragedia oggi è una generale e universale paura, che dura così a lungo da indurci persino a sopportarla.  Non ci sono più problemi dello spirito. C’è solo la domanda: quando salteremo in aria? A causa di ciò, i ragazzi e le ragazze che scrivono oggi hanno dimenticato i problemi del cuore umano, i soli possono rendere buona la scrittura, perché solo di questo vale la pena scrivere.

Bisogna imparare di nuovo. Bisogna dirsi che la più vile di tutte le cose è la paura; e, ripetendoselo, dimenticarlo, non lasciando spazio  che per le antiche verità  del cuore, le vecchie verità universali, senza le quali qualsiasi storia è effimera e condannata – l’amore e l’onore e la pietà e l’orgoglio e la compassione e il sacrificio. Altrimenti lo scrittore lavora sotto una maledizione. Scrive non di amore ma di lussuria, di sconfitte in cui nessuno perde nulla di valore, di vittorie senza speranza e, peggio , senza pietà o compassione. I suoi dolori non lasciano cicatrici. Non scrive del cuore ma delle ghiandole.

Fino a quando non riapprenderà queste cose, scriverà come se stesse fermo a guardare la fine dell’uomo. Mi rifiuto di accettare la fine dell’uomo. E’ fin troppo facile dire che l’uomo è immortale perché destinato a resistere: che quando l’ultimo din don del giudizio universale risuonerà svanendo dall’ultima inutile rupe sporgente sull’assenza di mare, nell’ultima sera rossa e morente, anche allora un suono resterà: quello della sua flebile ma inesausta voce che continua a parlare. Mi rifiuto di accettarlo. Io credo che l’uomo non si limiterà a resistere: egli prevarrà. Egli è immortale, non perché solo tra tutte le creature ha una voce che non si esaurisce, ma perché ha un’anima, uno spirito capace di compassione, di sacrificio e di resistenza. Il compito del poeta, dello scrittore, è di scrivere di queste cose”.

Un anno dopo, Faulkner tiene un altro discorso alla classe di sua figlia, e lo pronuncia il 28 maggio 1951 alla Fulton Chapel nel campus dell’Università del Mississippi. Inizia con un passaggio dal libro Les Prémices di Henri Estienne del 1594 : “Se solo la giovinezza sapesse; se solo l’età potesse.


“Anni fa, prima che qualcuno di voi nascesse, un saggio francese disse: ‘Se la gioventù sapesse; se l’età potesse.’ Sappiamo tutti cosa voleva dire: che quando sei giovane hai il potere di fare qualsiasi cosa, ma non sai cosa fare. Poi, quando sei invecchiato e l’esperienza e l’osservazione ti hanno insegnato le risposte, sei stanco, spaventato; non ti importa di nulla, vuoi essere lasciato solo finché sei al sicuro; non hai più la capacità o la volontà di addolorarti per eventuali torti che non siano i tuoi.

Ma voi giovani uomini e donne in questa stanza stasera, e in migliaia di altre stanze come questa sulla terra oggi, avete il potere di cambiare il mondo, liberarlo per sempre dalla guerra, dall’ingiustizia e dalla sofferenza, purché sappiate come, sappiate cosa fare. E quindi secondo il vecchio francese, dato che non puoi sapere cosa fare perché sei giovane, allora chiunque stia qui con la testa piena di capelli bianchi dovrebbe essere in grado di dirtelo.

Ma forse costui non è così vecchio e saggio come pretendono i suoi capelli bianchi. Perché non può nemmeno darti una risposta  superficiale. Ma può dirtelo, perché ci crede. Ciò che ci minaccia oggi è la paura. Non la bomba atomica, perché se la bomba cadesse su Oxford stanotte, tutto ciò che potrebbe fare sarebbe ucciderci, il che non è niente, poiché così facendo si sarà privata del suo unico potere su di noi : che è  l’averne paura. Il pericolo non è quello. Il  pericolo sono le forze nel mondo di oggi che stanno cercando di usare la paura dell’uomo per derubarlo della sua individualità, della sua anima, cercando di ridurlo a una massa senza pensieri, con la paura e la corruzione – dandogli cibo gratis che non ha guadagnato  e denaro senza valore per il quale non ha lavorato; le economie e le ideologie o i sistemi politici.

Quindi, non abbiate mai paura. Non abbiate mai paura di alzare la voce per l’onestà, la verità e la compassione, contro l’ingiustizia, la menzogna e l’avidità. Se voi, non solo voi in questa stanza stasera, ma in tutte le migliaia di altre stanze come questa sul mondo di oggi e domani e la prossima settimana, lo farete, non come classe o classi, ma come individui, uomini e donne, cambierete la terra; in una generazione tutti i Napoleoni e gli Hitler e i Cesari e i Mussolini e gli Stalin e tutti gli altri tiranni che vogliono il potere e la conquista, e i semplici politici e servitori del tempo che a loro volta sono semplicemente sconcertati o spaventati, che hanno usato o stanno usando , o sperano di usare, la paura e l’avidità dell’uomo per la schiavitù dell’uomo, ecco, tutti costoro svaniranno dalla faccia della terra”

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