DISSOLVENZA AL NERO

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37 pensieri su “DISSOLVENZA AL NERO

  1. La dissolvenza in nero si usa tra due scene. Rompe la narrazione, la spezza per qualche secondo. Oggi sei ottimista, Loredana! ^_^

  2. Loredana, che esagerazione! A volte mi pare davvero che tu abbia gli occhi foderati di prosciutto… Forse, dopo la lettura di “Hitler”, vedi anche tu lupi Fenrir dappertutto. Ma non è così. Quel che è successo a Roma è solo il naturale e prevedibile corollario di quanto già successo a livello nazionale. La gente non ne può più di buonismi e parole rassicuranti a cui non segue alcun fatto concreto. E così – ogni tanto – si prende lo sfizio di sberlottare i teorici vaniloquenti.

  3. Ma è nero nero?
    Questa è la domanda… rivedendo Emily Rose e i sei demoni che la possedevano, l’altro giorno, mi è venuto in mente che una certa parte dei commentatori telematici si rivolgano ormai al centrodestra con un atteggiamento di “esorcismo”. A mille anni dal millenarismo, si dipingono scenari apocalittici.
    Alternanza. Rimane solo questa riflessione, a mente serena. Altrimenti ci creiamo da soli le psicopolizie e le realtà asfittiche della paranoia.
    Loredana, effettivamente hai scritto dissolvenza AL nero, il che presero non troppo ottimismo… ^_^

  4. “Succede che troppi ministri, sindaci e giullari divenuti capipopolo giocano agli apprendisti stregoni per avere quarti d’ora di popolarita’. Non si chiedono cosa avverra’ domani, quando gli odii rimasti sul terreno continueranno a fermentare, avvelenando le radici della nostra convivenza e solleticando quel microfascismo che e’ dentro di noi e ci fa desiderare il potere e ammirare i potenti. Un microfascismo che si esprime con parole e gesti rancorosi, mentre gia’ echeggiano, nemmeno tanto distanti, il calpestio di scarponi militari e la voce delle armi da fuoco.”
    (Appello “Il triangolo nero”, novembre 2007)

  5. Buon divertimento ai romani.
    Le spiegazioni di una sconfitta politica sono sempre complesse, ma al di là di questo coloro che non sono fascisti e che comunque hanno votato Alemanno dovevano ben sapere che ci sarebbero stati saluti romani in Campidoglio. Se ciò nonostante hanno confermato il loro voto, si vede che la questione a loro non importa più di tanto.

  6. L’aveva promesso anche Rutelli, a dire il vero, anche se con parole più forbite. Magari si riuscisse davvero a circolare per le piazze senza più pericolo di essere borseggiati, aggregati, stuprati…:- / Qua in Veneto hanno appena scarcerato una ventina di criminali per decorrenza dei termini di custodia cautelare. In sei mesi la giustizia non era riuscita a celebrare nemmeno l’udienza preliminare. Come stupirsi di sì vasta esasperazione popolare?

  7. Faccio un riepilogo personale.
    Ieri quando ho visto che ha vinto Alemanno, ho temuto esattamente quello teme la Loredana.
    Oggi arrivo sul bog di Loredana, leggo il post e dico, esagerata. No, il paragone non mi sembra congruo.
    Poi leggo i commenti, in specie quello di Lucio Angelini e penso che Angelini ha tortissimo, e le sue argomentazioni, mi fanno di nuovo temere che Loredana non abbia tutti i torti.

  8. L’esasperazione popolare per la sicurezza non sarà senza motivo, per carità. Ma bisognerà pur ricordare che da anni è Berlusconi il primo nemico del funzionamento della giustizia in Italia. Che in cinque anni di governo il massimo sforzo del centrodestra è stato il poliziotto di quartiere (che fine ha fatto?) moltiplicato, come le famose vacche, solo dalle telecamere del tg4.
    Bisognerà dire che l’indulto è stato votato anche da Berlusconi e da gran parte del Pdl.
    Bisognerà pur ricordare che l’immigrazione è regolata da ben sei anni da una legge, la Bossi-Fini, che non funziona.
    Il dramma non è che perda il centro-sinistra o vinca il centrodestra. Il dramma è che un Paese voti per rancore, paura e disperazione.

  9. a Parole sante: già, a rileggere il nostro appello Il triangolo nero vengono un po’ i brividi. (a parte lo tsunami di imbecillità che nell’ultimo anno ha travolto e suicidato la sinistra, ma questo è già un discorso “politico” come non ho voglia ora di fare; come anche il riconoscere che la cultura dal’alto di cui eravamo tutti allegri fruitori, cioè consumatori, del nostro amico veltroni, ha escluso una maggioranza d cittadini). Loredana, perché non progettiamo qualcosa? andiamo a intervistare alemanno, in gruppo? sulla cultura ad es.: lui o qualcuno de suoi ha detto che ha vinto il loro “progetto culturale”, e non solo politico. verifichiamo cosa sia.

  10. Per Angelini: Pensavo fosse evidente che il fade to black (per omaggio ai Metallica) del post e il contenuto del video utilizzassero la figura retorica del sarcasmo o, volendo, dell’ironia. Mi ricorda “Il pastore tedesco” del Manifesto quando venne eletto papa Ratzinger.
    C’è un unico caso in cui la dissolvenza “porta male”: quando chiude l’ultima scena del film. E allora non riappare altro da quel nero, finché non si accendono le luci in sala…

  11. Trovo che la Lipperini sia una sorta di emblema delle condizioni della sinistra attuale. Al pari di quella, racchiude in sé le ragioni della sconfitta con i suoi comportamenti concreti.

  12. Davvero Domenica/angelini (cazzo, Lucio, un po’ di pudore, almeno). E quali sarebbero i miei comportamenti concreti? Cancellare i commenti di un personaggio che da MESI spamma su questo blog, e che continua ad IMPEDIRE la discussione?

  13. La nostra classe politica sta dimostrando grande senso di responsabilità nel tenere sotto controllo la grande urgenza e domanda di dittatura che sale dalle masse popolari italiche. Senso di responsabilità dovuto non a proprie convinzioni democratiche ma all’impossibilità di essere regime nel contesto geografico e storico in cui si trova l’italia.

  14. Un vuoto pneumatico dentro lo stomaco. Una rassegnazione intestinale. Quattro fili invisibili che hanno tirato giù gli angoli dei baffi e degli occhi. Qualcosa spinge all’interno le cornee, un dolore coriaceo come qualche bandiera dura a morire ricomincia a sventolare all’interno del cranio. Un rigurgito di malessere antico che sfrigola sui palmi, raggiunge i polpastrelli e striscia messaggi intransigenti ai quadricipiti e ai gemelli.
    Questo non è un ritorno, è un insediamento alieno che emana proclami di stabilità, come un trip duraturo che genera indisposizione e ha già cominciato a chiedere intolleranza.
    Una dissolvenza in nero dentro di me.
    Scusate lo sfogo.

  15. Quello che al momento ho da dire l’ho già detto qui, prima dello scrutinio:
    http://www.deriveapprodi.org/editoriali.php?art=107
    Ancora prima lo avevamo detto in tanti, col Triangolo nero (grazie per averlo ricordato, parole sante)
    Ancor prima lo aveva detto e ridetto Loredana, attraverso i Populisti della linea B. Bastava leggere, se prendere la metro da fastidio per la calca e i cattivi odori.

  16. Certo che gli alieni siamo noi, Anghelos: cosa ti ha mai fatto credere il contrario? Il nostro paese è sempre stato un paese di destra, ma di quella ipocrita che si chiama “centro” per vergogna (persino Mussolini si presentava come il pacificatore equidistante dalle fazioni): aveva capito già tutto Gobetti. C’è un vantaggio, almeno: siamo quelli più abituati a prender botte, ma siamo anche quelli che si rialzano per primi. Ai fighetti da salotto, ai Ciambellani del Niente con la lingua ancora impestata del pelame anale vaticano (in cambio della quale non hanno avuto neanche uno straccio d’un voto di una suora) gli toccherà imparare, cazzi loro :-//

  17. Non credo che i pericoli di derive autoritarie evocati siano frutto di menti malate e paranoiche. Le seduzioni soft del Berlusca potrebbe scappare di mano. A lui stesso, voglio dire. Basta una crisi economica seria e i meccanismi dell’identificazione del nemico seguirebbe le maccaniche di sempre. Sarà che mi sono letto Hitler di Genna da poco… le Camicie Verdi non hanno ancora compiuto atti estremi perchè antropologicamente appaiono diversi degli estremisti SX e DX classici che mettevano in gioco prima la propria vita e poi quella dei loro bersagli. Entravano in clandestinità, lasciavano donne e famiglie, il lavoro e la costruzione di un disegno individuale. Le Camicie verdi non mettono in discussione l’organizzazione della struttura sociale. E vogliono continuare a pagare le rate del SUV. Dal carcere non possono fare gli straordinari in azienda. Ma occhio, se l’economia cominciasse a fare vere crepe… se qualche credito padano saltasse per aria, sarebbero cazzi. Amari.

  18. Non so se vi siete resi conto che Ida Magli ha raccolto la fiaccola che fu di Orin.., pardon, Oriana Fallaci.
    http://www.gennarocarotenuto.it/2274-in-arrivo-nuove-leggi-razziali
    Vietiamo agli immigrati di comprare case e terreni
    di Ida Magli
    Stanno spandendo odio e falsificazioni della realtà a piene mani e si sta ancoraa minimizzare. Dobbiamo davvero aspettare le ‘notti dei cristalli’ e qualche lager provvisto di forno? sono eccessiva? provate a leggere qualche crnaca dai CPT e cominciate a chiedervi con cosa li ‘migliorerà’ questa destra.
    assì, bisogna comunque contenere il flusso migratorio, rimandare a casa ecc..
    provate a sentire anche questa canzoncina, potrebbe illuminare: de igual a igual
    http://www.youtube.com/watch?v=PUXgLsmV_G4&feature=related

  19. Ho inviato un commento ma non compare: solito problema dei link. Provo a risolvere descrivendoli.
    Non so se vi siete resi conto che Ida Magli ha raccolto la fiaccola che fu di Orin.., pardon, Oriana Fallaci.
    Provate ad andare sul sito di Gennaro Carotenuto e cercate il suo articolo: in arrivo altre leggi razziali – che riporta, con breve, ehm, presentazione l’interbvento di Ida Magli su il Giornale a titolo: Vietiamo agli immigrati di comprare case e terreni
    Stanno spandendo odio e falsificazioni della realtà a piene mani e si sta ancora a minimizzare. Dobbiamo davvero aspettare le ‘notti dei cristalli’ e qualche lager provvisto di forno? sono eccessiva? provate a leggere qualche cronaca dai CPT e cominciate a chiedervi con cosa li ‘migliorerà’ questa destra.
    ahssì, bisogna comunque contenere il flusso migratorio, rimandare a casa ecc..sentite anche questa canzoncina, potrebbe illuminare: de igual a igual di Leon Gieco reperibile su You tube o dal link del sito di Carotenuto
    ‘notte

  20. Tanto per ricordare qualche lungimirante giudizio di altri tempi…. Meno male che non lo ha chiamato imbianchino……. o messo in dubbio la sua caratura grammaticale oltre al look, ovvio.
    – Adolf Hitler è solo un bohémien vanitoso che viene dalla strada. Che alcuni lo temano, ecco una cosa che vera-mente va al di là della mia comprensione.-
    (Stralcio di un discorso pronunciato dal Presidente del Reich, Hindenburg, in occasione di una riunione con il generale Schleicher e il vescovo di Münster, il 4 febbraio 1931.)
    dalla presentazione del libro di Elga Schneider – Il rogo di Berlino –
    dal sito
    wu.wu.wu.scuolanticoli.com/libri/pagelibri_012.htm
    da leggere almeno le numerose pagine del libro ivi proposte.
    ehm,link creativo sempre per via del fatto che se lo indico bene i commenti vengono cancellati
    sorry

  21. roma è la conseguenza di un processo complessivo, che dura da quasi vent’anni: il suicidio della sinistra di tradizione social-comunista, o forse la sua morte per consunzione, non so.
    un’auto-delegittimazione, un’urgenza di accorpamento, un’imbecillità diffusa e furbastra.
    si può continuare.

  22. al repertorio degli attizatori d’odio aggiugo malvolentieri (speravo che non s arrivasse a tanto) questo sindaco che proclama: i clandestini possono violentare impunementeivostri figli
    http://mattinopadova.repubblica.it/multimedia/home/2137484/1
    Non fosse che in questi ultimi giorni a essere specializzati nella violenza contro i propri figli sono certi ingegneri austriaci o certe madri italiche che li mettono in vendita. Per tacere delle violenze crescenti in ambito familiare e in tutti i ceti. Italiani, sì,italiani, mica marziani. A volte vorrei davvero che gli extracomunitari praticassero la violenza in proporzione alla loro rabbia che deve essere tanta. Non per consentire agli itagliani di sfogarsi a ragione, ma per dare a loro la possibilità di sfogare le loro rabbie e frustrazioni. Ovviamente parlo per assurdo, mi auguro solo pacifica convivenza.
    Però questo blaterare sulle violenze degli extracomunitari i soli che l’hanno sempre praticata, la praticano e la praticheranno in Itaglia (visto che noi non abbiamo Mafie e aberrazioni personali e familiari quasi come l’Austria di queste ultime cronache) sta davvero alimentando non solo il razzismo, ma la peggiore deresponsabilizzazione degli itagliani. Chissà come li chiameranno a Verona quei cinque bravi ragazzi itagliani (amanti delle ronde?) che hanno pestato a morte un’altro itagliano che non voleva offrire loro una sigaretta. Non è che lo hanno scambiato per un clandestino che poteva violentarli impunemente? la domanda è fuori luogo eppure nel momento in cui si tende a vedere negli extracomunitari tutta la violenza del mondo si tende a non vedere l’enormità dela propria anzi a giustificarla e farne uso, spesso. Usandola contro i più deboli o contro i pari grado, ma solo se se si ha la superiorità numerica. Vi ricordano qualcuno?

  23. Scusa, Spettatrice, ma una volta chiarito che siamo tutti tremendi, italiani e stranieri, che cosa proponi, in concreto, per un rilancio della sinistra?

  24. Un mio amico cinico ed economista a un sindacato che chiedeva un ‘piano industriale’ per un’azienda avviata al fallimento rispose che, pur essendo di ‘sinistra’, se fosse stato in grado di partorire una simile meraviglia l’avrebbe venduta meglio e a qualcun altro.
    Non mi associo, ovviamente, al suo cinismo, se fossi in grado di partorire una simile soluzione la metterei on-line in copy left.
    Sono però convinta che una sinistra non può rinascere dalle ceneri dei vertici, ma da quella che fu la base e dalla consapevolezza della realtà che stiamo vivendo (per questo insisto nel sottolineare quelle che ritengo pericolose strade intraprese un po’ da tutti, non mi interessa certo l’aspetto ‘siamo tutti delle merde’). Come dice Bifo in questa analisi, che condivido in molti punti,: per il momento non esistono strumenti che permettano di comprendere e trasformare. Bisogna costruirli.
    Aggiungo che bisogna farlo tutti insieme evitando di rientrare in schemi di eccessive deleghe che si sono rivelati solo piccole fabbriche di nuovi poteri.
    Dimenticavo: nel mio piccolo cerco di partecipare a gruppi che lavorano su temi pressanti come la casa, i diritti e altro. La mia partenza e quella di molti altri avviene da questi spazi.
    .
    http://www.megachip.info/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=6692
    ….La fame che negli ultimi cinquant’anni recedeva ora ha ripreso ad espandersi perché i Suv possano continuare ad inquinare. Un tempo dicevamo che la classe operaia combatteva una battaglia per i suoi interessi, ma che dall’esito di questa battaglia dipendeva il futuro di tutta l’umanità. Era vero. La classe operaia ha perso e con quella sconfitta è imploso il futuro di progresso dell’intera umanità. Ricompattare l’esercito disperso del lavoro è un compito al quale non possiamo sottrarci, perché forse ci aspetta nel futuro una nuova stagione di lotta operaia. Ma non possiamo pensare che si ripresentino gli scenari novecenteschi del socialismo, perché il discrimine oggi è più radicale: da una parte c’è la libertà umana, dall’altra l’automatismo catastrofico dell’economia capitalista. E’ possibile affrontare questa problematica con gli strumenti della democrazia rappresentativa, e le mitologie della sinistra storica? Credo di no. Ci sono altri strumenti che permettano di comprendere e di trasformare? Per il momento non mi pare che ci siano. Il primo compito è costruirli, non salvare qualcosa del passato.

  25. su Abel e Furlan (gruppo e killer Ludwig, per chi ricorda), wikipedia riporta:
    …I due erano parte di un gruppo di giovani che, all’epoca, erano soliti incontrarsi nella piazza Vittorio Veneto di Borgo Trento. Si trattava di un luogo percepito, a livello locale, come i Parioli di Roma o piazza San Babila a Milano.Condividevano l’idea di ripulire il mondo da barboni, omosessuali, tossicodipendenti, preti con l’unica colpa di aver commesso peccati in gioventù e contro discoteche e cinema a luci rosse.
    Le loro idee neonaziste, xenofobe e omofobe li portarono a commettere 15 delitti tra Italia e Germania tra il 1977 e il 1984.
    .
    Per i ragazzotti che, sempre a Verona luogo di residenza dei primi due, hanno mandato in fin di vita un ragazzo che non aveva ben interpretato e risolto la richiesta di una sigaretta, Repubblica online di oggi riporta:
    …..VERONA – Botte ai “diversi”, ai meridionali, ai giovani di sinistra e a tutti quelli che, secondo loro, rovinavano l’immagine di Verona. Ci sarebbero numerosi episodi violenti nel passato degli aggressori di Nicola Tommasoli, in fin di vita nel capoluogo veneto per aver rifiutato una sigaretta.
    La gang si compone di circa 17 persone di età compresa tra i 17 e i 25 anni, insospettabili figli di professionisti e irreprensibili operai. Tra le loro “imprese” ci sono numerose aggressioni. Tra le vittime, ad esempio, c’è un giovane con la maglietta del Lecce era stato apostrofato come “terrone” e poi massacrato di botte. Un ragazzino che utilizzava lo skate-board, invece, era stato preso di mira in quanto incapace nell’utilizzare lo strumento. Problemi anche per alcuni venditori di kebab e per i loro clienti, aggrediti perché mangiavano un prodotto non gradito alla banda.
    Tra gli episodi piu cruenti, il 27 novembre del 2006 due giovani della “Chimica”, un centro sociale della zona, furono feriti a colpi di spranga a San Michele Extra. In quello stesso giorno, alcuni degli indagati avrebbero picchiato un giovane in piazza Erbe perché stando seduto su alcuni scalini danneggiava l’immagine di Verona “città di Classe”.
    .
    Certo che porteranno Ordine e Disciplina. Non ho l’ottimismo di Bifo al riguardo. La base che li sostiene non so quanto condanni questi imbecilli quando se la prendono con emigrati, rom o terroni. Forse in questo caso hanno ‘solo’ esagerato colpendo a morte un ‘locale’. Il povero cristo non era abbastanza informato del fatto che ‘meritavano rispetto’. Al lavoro mi aspetto ragionamenti del tipo: però, cazzo, una sigaretta poteva anche dargliela, il cretino!! Esagero? ripenso sempre alla battuta: non sono io che sono razzista, sei tu che sei negro!!! per molti è una semplice battuta, per altri una semplice definizione dei rapporti di forza e un programma di vita.
    Se ancora non siete convinti del cangiabile giudizio italico provate a ricordare alcune osservazioni (risentite più volte anche nel mio luogo di lavoro) che dopo la morte degli operi della Thyssen sostenevano che ‘era colpa loro’ visto che non avevano fatto uso o richiesto le necessarie misure di sicurezza.
    Sembra un paragone arbitrario, ma se ci fate caso i due atteggiamenti hanno in comune il fatto di non voler disturbare il ‘forte’ (quello con il bastone o quello con il capitale) nel legittimo uso della sua potenza.
    Deboli con i forti e forti con i deboli e ……scusate l’uso di luoghi comuni e frasi fatte, dev’essere colpa dell’argomento.
    .
    Dopo questo sfogo se avete voglia leggetevi queste due belle puntate di presentazione della destra estrema. Manca la terza puntata, tutta da scrivere.
    .
    La Forza nuova della fede antica prima e seconda parte
    http://www.carmillaonline.com/archives/2007/07/002295.html#002295
    http://www.carmillaonline.com/archives/2007/07/002301.html#002301

  26. su Abel e Furlan (gruppo e killer Ludwig, per chi ricorda), wikipedia riporta:
    …I due erano parte di un gruppo di giovani che, all’epoca, erano soliti incontrarsi nella piazza Vittorio Veneto di Borgo Trento. Si trattava di un luogo percepito, a livello locale, come i Parioli di Roma o piazza San Babila a Milano.Condividevano l’idea di ripulire il mondo da barboni, omosessuali, tossicodipendenti, preti con l’unica colpa di aver commesso peccati in gioventù e contro discoteche e cinema a luci rosse.
    Le loro idee neonaziste, xenofobe e omofobe li portarono a commettere 15 delitti tra Italia e Germania tra il 1977 e il 1984.
    .
    Per i ragazzotti che, sempre a Verona luogo di residenza dei primi due, hanno mandato in fin di vita un ragazzo che non aveva ben interpretato e risolto la richiesta di una sigaretta, Repubblica online di oggi riporta:
    …..VERONA – Botte ai “diversi”, ai meridionali, ai giovani di sinistra e a tutti quelli che, secondo loro, rovinavano l’immagine di Verona. Ci sarebbero numerosi episodi violenti nel passato degli aggressori di Nicola Tommasoli, in fin di vita nel capoluogo veneto per aver rifiutato una sigaretta.
    La gang si compone di circa 17 persone di età compresa tra i 17 e i 25 anni, insospettabili figli di professionisti e irreprensibili operai. Tra le loro “imprese” ci sono numerose aggressioni. Tra le vittime, ad esempio, c’è un giovane con la maglietta del Lecce era stato apostrofato come “terrone” e poi massacrato di botte. Un ragazzino che utilizzava lo skate-board, invece, era stato preso di mira in quanto incapace nell’utilizzare lo strumento. Problemi anche per alcuni venditori di kebab e per i loro clienti, aggrediti perché mangiavano un prodotto non gradito alla banda.
    Tra gli episodi piu cruenti, il 27 novembre del 2006 due giovani della “Chimica”, un centro sociale della zona, furono feriti a colpi di spranga a San Michele Extra. In quello stesso giorno, alcuni degli indagati avrebbero picchiato un giovane in piazza Erbe perché stando seduto su alcuni scalini danneggiava l’immagine di Verona “città di Classe”.
    .
    Certo che porteranno Ordine e Disciplina. Non ho l’ottimismo di Bifo al riguardo. La base che li sostiene non so quanto condanni questi imbecilli quando se la prendono con emigrati, rom o terroni. Forse in questo caso hanno ‘solo’ esagerato colpendo a morte un ‘locale’. Il povero cristo non era abbastanza informato del fatto che ‘meritavano rispetto’. Al lavoro mi aspetto ragionamenti del tipo: però, cazzo, una sigaretta poteva anche dargliela, il cretino!! Esagero? ripenso sempre alla battuta: non sono io che sono razzista, sei tu che sei negro!!! per molti è una semplice battuta, per altri una semplice definizione dei rapporti di forza e un programma di vita.
    Se ancora non siete convinti del cangiabile giudizio italico provate a ricordare alcune osservazioni (risentite più volte anche nel mio luogo di lavoro) che dopo la morte degli operi della Thyssen sostenevano che ‘era colpa loro’ visto che non avevano fatto uso o richiesto le necessarie misure di sicurezza.
    Sembra un paragone arbitrario, ma se ci fate caso i due atteggiamenti hanno in comune il fatto di non voler disturbare il ‘forte’ (quello con il bastone o quello con il capitale) nel legittimo uso della sua potenza.
    Deboli con i forti e forti con i deboli e ……scusate l’uso di luoghi comuni e frasi fatte, dev’essere colpa dell’argomento.
    .
    Dopo questo sfogo se avete voglia leggetevi queste due belle puntate di presentazione della destra estrema. Manca la terza puntata, tutta da scrivere.
    .
    La Forza nuova della fede antica – di Ugo Maria Tassinari –
    prima e seconda parte
    purtroppo i link mi eliminano il commento. Le due puntate le trovate su Carmilla. Basta fare una ricerca

  27. Dal Blog di Marco Rovelli (Alderano)
    Possibile?
    Possibile che ci voglia sempre il morto? Possibile che i media, così pronti a far terrorismo su una serie di questioni, o a cancellare i fatti dal reale, non sentano la necessità di vedere che nelle strade lo squadrismo fascista imperversa? Possibile, sì. Sono solo ragazzate, in fondo. Ecco qui una lista aggiornata delle ragazzate fasciste. E non credo ci sia bisogno di essere comunisti o antagonisti per preoccuparsene, no? L’Italia (domanda retorica, ahimé) è ancora una Repubblica antifascista?
    .
    il link a cui rimanda è questo (spero che passi il filtro antispam, uff). Inorridite, inorridite pure e state anche a sentire le notizie minimizzati dei media che ancora non riferiscono nome e cognome dei fanciulli per non turbare le madri e i padri in lacrime (se fossero stati extracomunitari, qualcuno si sarebbe preoccupato di una cosa del genere? o sarebbe finita con le ruspe sopra la modesta abitazione di reo et familia? ).
    http://isole.ecn.org/antifa/article/357/AZIONI%20FASCISTE

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