HO I ROM SOTTO CASA MA IL MIO PROBLEMA NON SONO I ROM

Premessa immediata: io i rom sotto casa li ho. Il mantra è questo, giusto? Zitto tu che non hai i rom sotto casa. Ripeto: io li ho, da moltissimi anni. E non sono i rom il mio problema. Anzi, i rom sono fra le non molte persone del quartiere con cui scambio saluti e chiacchiere la mattina. Il mio problema, semmai, sono le sale gioco, i bar dove gira la coca, le automobili che non si fermano agli stop e ai semafori (con guidatori, da quanto mi è dato vedere ogni santo giorno, italianissimi) e giusto stamattina hanno tirato sotto un motociclista. Il mio problema sono gli autobus che non passano, le fermate strategicamente spostate davanti alle pizzerie e non dove erano state previste. Il mio problema è la metropolitana, che non ha mai avuto una scala mobile e che ti costringe a uscire di casa un’ora prima perché non sai se, quando e come passeranno i treni. Il mio problema è l’immondizia che non viene raccolta e gli allegri ratti che fanno ciao ogni santo giorno. Il mio problema era l’uomo che dalla sua finestra sparava a pallini contro i venditori bengalesi. Il mio problema è la corruzione, l’indifferenza, la solitudine di questo e altri quartieri di Roma. Non sono i rom.
Il mio problema è CasaPound. Perché CasaPound ormai è come il Gabibbo: la gente li contatta se ritiene possa lenire quell’abbandono. E quelli vengono. A chiamata. Il tizio che si proclama portavoce del cosiddetto comitato di quartiere Beltramelli-Meda, per esempio, e che filmava tutto contento l’incendio dell’accampamento rom dietro casa mia, e che naturalmente, alé, adesso sta a Torre Maura, l’onnipresente Fabrizio Montanini, e da Torre Maura scrive: “Ovunque essi verranno sistemati, sapendo di cosa sono capaci, tra furti, roghi tossici e degrado, invito tutti a seguire l’esempio dei cittadini di Torre Maura!”.
Il mio problema non sono, non del tutto, i penultimi, gli abitanti delle periferie che di problemi ne hanno moltissimi. Sono i fascisti che vanno a soffiare sul fuoco, giorno dopo giorno, e si autopropongono come angeli sterminatori. Il mio problema sono le sinistre che non ci sono, e che quei penultimi dovevano raccontare ben prima, e ci vorrebbero mille Christian Raimo con il lavoro che sta facendo nella sua circoscrizione, e invece non ci sono, e semmai ci sono i fighetti che Christian Raimo lo attaccano invece di. Questi, anche, sono un bel problema.
Ma non sono i rom. I rom sono un dannato specchietto per le allodole, e bisognava accorgersene prima naturalmente, ma così non avviene, perché c’è sempre altro a cui pensare. “C’è anche gente buona”, ho detto stamattina a Costantino, il mio amico rom rimasto senza un tetto, sia pur di lamiera, e senza i pochi soldi che metteva da parte grazie all’incendio che ha fatto felice CasaPound.
Buona. Non buonista. E sono sicura che la gente buona è a Torre Maura e in qualsiasi periferia di questa città. Finché non arrivano i soffiatori ad avvelenarla proponendosi come salvatori. Questo è il mio problema numero uno.

8 pensieri su “HO I ROM SOTTO CASA MA IL MIO PROBLEMA NON SONO I ROM

  1. Ho subito tre furti dai rom . Nell’ultimo mio figlio é stato picchiato , nel frattempo sono arrivata io.Me la sono cavata con un infarto sul luogo. Il mio problema è non cedere ai luoghi comuni, alle generalizzazioni , di una parte e …anche dell’altra , ahimè. Il nostro problema è tutto quello che dici , ma soprattutto è non cedere all’odio , alle fazioni. Il nostro problema è cominciare a comprendere.

  2. Anch’io ho un campo rom vicino casa e a parte un po’ di roghi tossici, i “non nomadi” (spostati solo dalle Amministrazioni), non costituiscono un problema.
    Vanno in giro a tirare fuori dai cassonetti quello che noi più benestanti e con una casa, scartiamo per i loro mercatini. E trovo che (a parte i problemi di igiene per loro) svolgano un’azione ecologista perché sottraggono materiale alle discariche.
    Materiale che dismettiamo a tonnellate dalle nostre case e che se ancora utilizzabile, in un mondo ideale, dovrebbe trovare posto in uno spazio idoneo e dovrebbe poter essere un’attività, quella del riciclo e magari quella del baratto. Ma il baratto credo sia addirittura illegale.
    A proposito di Christian Raimo, partecipo alle iniziative del 3°Municipio, e la sua idea di festival culturale permanente è meravigliosa.
    Voglio ricordare che Christian si avvale della collaborazione di centinaia di volontari e se così non fosse, le sue idee seppur bellissime, non potrebbero essere realizzate. Non in quel numero costante che guarda a ogni aspetto della vita culturale delle persone. Credo che la sua personale credibilità venga costantemente spesa e messa al servizio di quella idea di partecipazione: questo per dire che anche chi partecipa come oratore nelle sue iniziative, ci va perché crede alla serietà di Raimo e del suo progetto. Però le risorse anche fisiche di un assessore alla cultura non sono infinite, dobbiamo fare sempre in modo di aiutarlo.

  3. Sottoscrivo tutto quel che leggo e vorrei fosse letto da tutte le persone di buona volontà.
    Mi sono occupata di nomadi per otto anni, tutti i giorni, e con una coppia di amici abbiamo portato a scuola, spesso letteralmente, i quaranta bambini che erano in gran parte non scolarizzati. Siamo stati mediatori culturali quando questa figura non era ancora presente nelle istituzioni collaborando con i servizi sociali minori e adulti presenti sul territorio. Abbiamo incontrato genitori, ragazzi, insegnati e direttori didattici per spiegare chi erano, come vivevano i nostri bambini e dopo pochi anni riusciti ad inserirsi nella scuola prima e nella vita lavorativa poi. Ho un campo nomadi vicino casa e non procurano fastidi perchè, lavorando, possono pagare l’affitto del campo e le bollette di casa.
    Ma i cittadini che nulla sanno del luogo dove viviamo, accusano gli zingari di ogni malefatta, ogni volto straniero è il loro e può dare ragione ai discorsi del signor Assopigliatutto che scrive e dice di zingari, di immigrati, di musulmani accusandoli d’essere il vero pericolo per le donne, quando ben si sa che questa palma spetta ai familiari di sesso maschile.
    In un campo nomadi c’è tutto quel che posso trovare nel palazzo dove abito: il lavoratore, il fannullone, l’impegnato, il serio, lo scherzoso, il pulito e, qualche sozzone.
    Il riconoscere a ogni persona dignità e il diritto al lavoro si traduce in ordine e pace sociale, sempr che questi siano l’obiettivo di chi governa.
    Grazie, grazie per quanto scrive Loredana Lipperini.

  4. Io ho avuto i ROM sotto casa mia per un anno ed esattamente in quel campo che c’era (non so se c’è ancora) dietro a Viale Marconi in prossimità di Via Einstein. Quando dico sotto casa mia, intendo che io abitavo al piano terreno e quindi mi affacciavo direttamente sulle baracche che era a circa 20 metri da me. I ROM sono un popolo “sporco” e non ho vergogna di dire che non si lavano, non lavano i loro oggetti e fanno i loro bisogni all’aperto vicino alle baracche perché è la verità. Era normale affacciarsi la mattina e trovare uno a cagare davanti alla mia finestra. La puzza era insopportabile. Non mi sento affatto ipocrita ne bugiarda nel raccontare questo perché chiunque di voi si può accomodare comodamente in un campo nomadi e verificare con cura quanto descrivo. Inoltre bruciavano costantemente copertoni ed altri materiali con il conseguente danno per noi e per loro. I bambini erano abbandonati a se stessi anche in tenera età. L’epilogo di tutto questo è che il campo era abusivo, ma per terminare questo scempio, me ne sono dovuta andare io. Loro sono rimasti. A loro tutto è perdonato. Cagare all’aperto, abbandonare incustoditi i minori, mettere incinta le tredicenni, bruciare materiali nocivi per la saluto. Per loro la legge italiana non ha valore. Se a voi tutto questo va bene, mi spiace, ma non sono d’accordo. Se poi la signora ha incontrato nella sua vita due o tre persone di etnia ROM che hanno un’idea diversa della vita, in contrasto con le loro tradizioni, sono ben felice, ma evitasse di affermare che vicino ad un campo ROM si faccia una vita idilliaca. Per favore…

    1. caselladitest è un interessante account di posta. Quanto tempo impiega, gentile Martina, a razzolare per la rete cercando post sui rom? Spero che la retribuiscano, almeno.

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