I CONFORMISTI

Nella giornata di ieri, in questo paese sono morte cinque donne, cinque operaie di un maglificio del Sud. Ogni giorno, in questo, paese, sono tre i decessi sul lavoro, duemila gli incidenti, 30.000, in un anno, gli invalidi permanenti.
Nella giornata di ieri, in questo paese, è stata diffusa la notizia di un falso nei dati che riguardano gli studenti bocciati: falso realizzato a uso e consumo della famigerata “linea dura contro il permissivismo sessantottino” sposata dall’attuale classe dirigente.
Nella giornata di ieri, il web, che dovrebbe garantire una diversità di voci rispetto alle prime pagine dei giornali (Amanda Knox e Vasco Rossi “che fa chiudere un sito di satira”) parlava di Amanda Knox e Vasco Rossi.
Ora, su quest’ultima vicenda vorrei spendere anche io alcune parole, andando ad alimentare la schiera, purtroppo: ma temo che il fraintendimento sia stato e sia troppo grande per non intervenire. Ho letto diverse opinioni, ho letto anche quel che hanno scritto alcuni colleghi. Ebbene, la conclusione che ne traggo, per merito anche di uno dei pochi interventi seri (insieme a quello di Jumpinshark) che mi sono capitati fra le mani, su Valigia Blu, è la seguente: quella di Nonciclopedia è stata una delle più impressionanti campagne di comunicazione a cui abbia assistito, dove è stata utilizzata una  maldestrissima querela per sollevare la rete con un’autosospensione del sito che è diventata nel pasaparola, come si diceva, una “chiusura imposta”. Peraltro, con tempismo perfetto: perché viene attuata nelle settimane in cui la polemica dei fan contro il cantautore è altissima, e in cui ferve  la mobilitazione contro la norma ammazzablog.
Quel che è avvenuto è ben riassunto su Twitter dai Wu Ming:  “I tweet dicono una cosa sola: “Ci sono anch’io! Chi è il nemico? Date un sasso anche a me!!!”.  Il peggio del web: la reazione indiscriminata e conformista (qual è il peggior difetto di Vasco Rossi? E’ vecchio) in difesa di una presunta “satira” (per inciso, come è stato sottolineato almeno da alcuni, la “satira” di Nonciclopedia consiste nel definire le donne “svuotapalle”, oltre a un notevole numero di pagine razziste contro i “ricchioni” e gli ebrei. Comicità pura). Quel che mi preoccupa non è solo il conformismo e l’acriticità con cui si aderisce ad un’iniziativa che non è affatto in difesa della libertà di espressione, ma a uso e consumo degli astuti amministratori del sito: ma che fioriscano anche lodi proprio nei confronti di questa astuzia. Così si fa, così si usa la rete, leggo qua e là.
Questa è semmai un’arma fornita a chi vorrebbe limitarla e censurarla e, contemporaneamente, a chi la concepisce come un mezzo per poter dire tutte le porcate che gli saltano in mente, magari anche a scopo di vendetta personale. Complimenti.
Aggiornamento: Giovanna Cosenza.

110 pensieri su “I CONFORMISTI

  1. Faccio notare che in wikipedia la voce wu ming è sempre perfettamente aggiornata a cura (o su velina) di di loro stessi, magari in nonciclopedia no. L’importante, e poi chiudo, è che esistano tutte e due.

  2. Immaginavo che ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe sfruttato la storia dei distinguo a proprio uso e consumo. Miserevole spettacolo.

  3. A dire il vero, a noi la voce di Wikipedia su di noi fa CAGARE 😀 Avessimo tempo e voglia, ce ne sarebbero di cose che “aggiorneremmo”, visto che – bibliografia a parte – è ferma a tipo tre anni fa… E troviamo poco sensate pure le pagine dedicate ai nostri libri, con la sinossi completa della trama e info anche balzane. Ma penso che non ci sia scrittore che consideri ben fatta o esaustiva o aggiornata la sua voce su WP.

  4. Lipperini, ritengo la correttezza fattuale e lessicale importante specialmente quando chi parla di moti di pancia ha un evidente moto di pancia: “informazione” è vocabolo che non ha relazione con uno stato logico di vero o falso, tanto che “informazione falsa” o “informazione vera” sono espressioni che non hanno valenza pleonastica o paradossale. Ciò detto, non ho capito a quali motivazioni lei stessa si riferisse.
    A questo punto, se lei ritiene opportuno, può avvertire anche me per essere andato OT (cosa che non è), o può smettere di essere seccata per un’opinione, mi sembra, espressa nei limiti della civiltà.
    Con estrema amarezza e delusione.

  5. Pienamente d’accordo con l’articolo.
    Voglio solo ricordare un precedente abbastanza simile, in riferimento alla campagna di comunicazione dove un’autosospensione è diventata un oscuramento imposto: “la mattina di martedì 16 ottobre 1984, in esecuzione di decreti penali dei pretori di Torino, di Roma e di Pescara nuclei dell’Escopost e della Guardia di Finanza hanno disattivato gli impianti per le interconnessioni oltre l’ambito locale, non anche i sistemi di emittenza entro i limiti ammessi dalla Corte costituzionale. Dunque nulla vieta alla Fininvest di modificare il palinsesto nazionale e di trasmettere programmi, secondo l’indirizzo costante della Consulta, in territorio circoscritto.
    […] il pretore ha ordinato cosa diversa dall’oscuramento. […] Certo è che la sua replica [di Berlusconi] ai giudici è di sfida. Niente programmi in simultanea nazionale? Sia. Ma, allo stesso tempo, niente programmi regionali, come potrebbe. Rende la sua contestazione più visibile – calcola – il buio. Meglio spegnere gli studi. Si oscura. Non è insomma oscuramento «per ordine del pretore». È serrata.
    Nondimeno i quotidiani del giorno dopo accreditano tutti la tendenziosa versione divulgata dalla Fininvest (le tre reti oscurate dai pretori), e la bugia, oscuramento essa della verità, è creduta.” (Giuseppe Fiori)

  6. Sinceramente io mi sono stupita che Nonciclopedia non abbia ricevuto denunce prima d’ora… ricordo di aver letto la pagina sulla Santanché in cui si rivelava che era un travestito credo, e altre cose più insultanti.
    Non mi fanno per niente pena, e le loro pagine non fanno ridere né sono intelligenti.
    Confermo l’accusa di sessismo e glie l’ho detto pubblicamente su Twitter un po’ di tempo fa in occasione di questo post di un’arguzia irraggiungibile: http://twitter.com/#!/Nonciclopedia/status/92263623975632896
    Ammazza che risate

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