IL RITORNO DELLA FONDAZIONE MARIO LUZI

Succedeva nel 2011. In quella lontana primavera, avevo segnalato qualcosa di poco convincente nella Fondazione Mario Luzi. Succedeva questo. Su Facebook circolavano inviti a inviare i propri testi per adeguata recensione. Non sarebbe stata una notizia, se gli inviti non fossero venuti dal profilo del Premio Internazionale Mario Luzi. Possibile? Sì. Una sezione del sito  curata dalla Fondazione Mario Luzi è dedicata a questa attività, rivolta a tutti coloro che desiderino recensioni «personalizzate ed estremamente accurate». Per ottenerle, occorre compilare una scheda, completa di tariffario, allegare copia del versamento e attendere, sapendo di poter utilizzare la recensione come «valido strumento di accreditamento presso importanti case editrici ed istituzioni culturali, rivelandosi, sempre e comunque, un ottimo incentivo alla pubblicazione e diffusione delle opere inedite».
Testualmente:
“Tutti i partecipanti al Premio Luzi o anche solamente gli scrittori che lo desiderassero, possono inviare i propri testi (poesia inedita, poesia edita, saggistica, narrativa, altro) per una qualificata valutazione critica da parte della Fondazione Mario Luzi.
Le recensioni ottenute – personalizzate ed estremamente accurate – potranno essere adoperate per la promozione e presentazione delle proprie opere, nonché per tutte le citazioni pubbliche relative alla propria attività letteraria.
Si tratta dell’emissione di certificazioni vere e proprie che, in molti casi, hanno già rappresentato un valido strumento di accreditamento presso importanti case editrici ed istituzioni culturali, rivelandosi, sempre e comunque, un ottimo incentivo alla pubblicazione e diffusione delle opere inedite, per l’allestimento di volumi editoriali in fase di stampa, ovvero per una maggiore visibilità e prestigio generale dei testi preesistenti”.
Per ottenere il sospirato parere, bisogna compilare una scheda e allegare il bollettino del versamento. Perchè le recensioni costano. Difatti, esiste un tariffario:
Poesia edita ed inedita
– Fino a n° 05 testi poetici (non oltre le cinque pagine) 49,00 euro
– Fino a n° 15 testi poetici (non oltre le quindici pagine) 69,00 euro
– Fino a n° 30 testi poetici (non oltre le trenta pagine) 99,00 euro
– Fino a n° 70 testi poetici (non oltre le settanta pagine) 159,00 euro
– Oltre le n° 70 pagine (senza limitazioni) 299,00 euro
Per tutti gli altri generi letterari editi ed inediti
– Entro le n° 250 pagine (per tutte le tipologie letterarie) 239,00 euro
– Oltre le n° 250 pagine (per tutte le tipologie letterarie) 299,00 euro
Oggi ho ricevuto una mail da un’avvocata, Maria Laura Curatola.
“Ho ricevuto ad aprile di quest’anno, tramite mail del 23.04.2016, inviatami dall’Ufficio Atti e Pubblicazioni 2016 della Fondazione Mario Luzi, una proposta di pubblicazione dei miei testi nell’enciclopedia di poesia contemporanea 2016.
La proposta era oltremodo gratificante in quanto pochi autori, selezionati tra coloro che avevano partecipato al concorso, erano stati prescelti per la pubblicazione in questione. Orgogliosa ed emozionata, ho firmato il relativo contratto e l’ho inviato a mezzo raccomandata a/r nei termini previsti, non versando, tuttavia, alcuna somma di danaro prevista dal contratto medesimo e qualificata quale “libera donazione” (art. 3), che avrebbe dato diritto alla ricezione di copie del volume enciclopedico, nel numero prefissato (€ 209,00 per n. 8 copie, € 299,00 per n. 20 copie, € 339,00 per n. 20 copie in edizione speciale, € 399,00 per n. 30 copie, € 499,00 per n. 40 copie).
Ai sensi dell’art. 3 del contratto, “le somme versate a beneficio del proponente non sono assimilabili alla controprestazione o pagamento di un prezzo, in quanto trattasi di libera disposizione dell’aderente”.
Nella sostanza, vengono richieste ingenti somme di denaro quali atti di liberalità del concorrente che intenda fare pubblicare le sue poesie nell’enciclopedia contemporanea Luzi, e con tale elargizione ci si assicura la prenotazione di parecchie copie del volume in questione.
Non intendendo, io, compiere alcuna liberalità nei confronti dell ‘Associazione Evento Festival (proponente)- dopo avere contattato telefonicamente il numero indicato quale numero della Fondazione Luzi (tel 06.66166081) ed essere stata oltremodo rassicurata del fatto che tale mancata prestazione non avrebbe inciso sul mio diritto alla pubblicazione dei testi da me redatti – ho inviato il contratto firmato, con copia del mio documento di identità, senza sottoscrizione dell’art. 3 del contratto stesso. Nella lettera accompagnatoria specificavo di non avere sottoscritto tale clausola contrattuale ai sensi dell’art. 2 che prevede espressamente la gratuità della pubblicazione e l’assenza di oneri a carico dell’aderente.
Dopo avere inviato il contratto a mezzo raccomandata a/r del 26.04.2016, ma non la quota minima di 209,00, non ho ricevuto più alcuna notizia, nonostante avessi sollecitato più volte per iscritto la segreteria.
L’art. 6, rubricato Autorizzazioni, prevede espressamente così: “L’aderente dichiara di:I- fornire via mail all’indirizzo di posta elettronica annualmente dedicato, un unico file word contenente la propria biografia in 380 caratteri (spazi esclusi) ed i testi per la pubblicazione nei modi e termini stabiliti dal Proponente ed in seguito comunicati entro la data del 30.09.2016 (l’indicazione, in modalità chiara ed intellegibile della propria mail rappresenta requisito imprescindibile per l’espletamento della procedura”.
Inviavo, quindi, in data 19.08.2016 una mail nella quale specificavo il mio indirizzo mail e dichiaravo di restare in attesa di loro comunicazione- prevista da contratto- per potere inviare il file richiesto con la biografia ed i testi.
Non avendo nessun riscontro, telefonavo prima del 30.09.16 al numero telefonico sopra indicato, e mi veniva risposto che il proponente non aveva ancora inviato le comunicazioni di cui all’art. 6, e di restare in attesa, ovvero di richiamare qualora non avessi ricevuto risposta entro il 10 ottobre.
Il silenzio !!!
In data 10.10.2016 richiamavo al citato numero e mi veniva in primis chiesto se avessi prenotato le copie del volume, e poi mi veniva suggerito di scrivere una mail”
Segue scambio di mail. Il senso è molto semplice, scrive Maria Laura Curatola:
“Nella sostanza, vengo accusata di inadempienza contrattuale ed il risultato è la mancata pubblicazione dei miei testi nell’enciclopedia.
Respingevo subito l’addebito, inviando mail nella quale evidenziavo che l’art. 6 del contratto prevede chiaramente un ONERE A CARICO DEL PROPONENTE DI COMUNICAZIONE, ENTRO LA DATA DEL 30.09.2016, DEI MODI E TERMINI PER L’INVIO DA PARTE DELL’ADERENTE DEI TESTI E DELLA BIOGRAFIA.
Il predetto termine veniva, invece, stravolto e posto a mio carico, e pertanto risultavo inadempiente. (…) In seguito alle mie proteste, rivolte per iscritto, e dirette a contestare ogni addebito, mi veniva inviata addirittura FORMALE DIFFIDA, ritenendosi che il mio comportamento integrasse gli estremi di un illecito”.
A commento:
“Nella sostanza, ho subito un danno in quanto:
1) i miei testi non sono stati pubblicati perché la fondazione non ha inviato la nota prevista dall’art 6 del contratto entro il 30.09.2016;
2) tale termine è stato rivolto a mio danno, configurando il proponente, con grave abuso, il termine in questione come a mio carico, nonostante la chiara clausola contrattuale; ed io vengo dichiarata inadempiente al contratto;
3) viene configurato a mio carico un obbligo di diligenza , inesistente perché non previsto contrattualmente se non per l’ipotesi di cui all’art 5-bis che riguarda caso diverso (obbligodi informarsi circa la mancata consegna delle copie), e comunque assolto in quanto con mail del 19.08.2016 avevo richiesto che la fondazione mi indicasse termini e modi per l’invio del file richiesto;
4) vengo DIFFIDATA DALL’UFFICIO LEGALE A CESSARE IL MIO COMPORTAMENTO ILLECITO, QUANDO IL MIO COMPORTAMENTO ERA DI MERA DIFESA, E VOLTO A FRONTEGGIARE IL LORO ILLECITO CONTRATTUALE.
In sostanza, chi non paga, non viene pubblicato con scuse varie che non reggono dal punto di vista né legale, né fattuale !!!!!
ED AGGIUNGO CHE TRATTASI DI CONCORSO PATROCINATO DALLE ALTE CARICHE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA
Allego copia del contratto e spero che lei voglia dare, con la Sua sensibilità già manifestata per il tema, il giusto risalto al GRAVE ed illecito comportamento posto in essere dalla Fondazione del Premio Mario Luzi, in considerazione anche della diffida formulata nei miei confronti dalla stessa parte”.
Servono commenti ulteriori?

2 pensieri su “IL RITORNO DELLA FONDAZIONE MARIO LUZI

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