IMMAGINARIO VUOL DIRE CHE…

Rai Uno, 29 aprile, ore 19.40 circa. L’eredità.
Carlo Conti fa questa domanda alla concorrente:
“Con quale colpo i pugili mirano al mento dell’avversario colpendo dal basso verso l’alto? Diretto. Montante. Jab. Gancio”.
Concorrente: “Gancio?
(risata) Che disastro”.
Carlo Conti: “Non si toccano neanche con un fiore le donne. Il tuo fidanzato era già partito con un gancio. Ah ah ah!”
Ps. Per chi fosse già pronto a partire con la solfa “lesolitedonnefissate”, a venirmi a raccontare, alquanto sbigottito, del dialogo che ho or ora fedelmente trascritto, è stato Giorgio, mio marito.

21 pensieri su “IMMAGINARIO VUOL DIRE CHE…

  1. Se il signor Lipperino si mette tutte le puntate a guardare Conti, con accanto un dosaggio pantagruleico di magnesia bisurata aromatic, potrebbe scrivere un tomo no un dialogo! Un tomo di perle non solo sessiste.
    Io ho visto qualche sera fa – senza farmaci quindi per pochi minuti – una parte della sua trasmissione e mi accorgevo basita, che tornavano le barzellette su’ neri, con gli africani con l’osso nei capelli l’anello ar naso e il pentolone. Capisci bene, che se si torna indietro su questo, ah beh non c’è davvero più speranza. Al fatto che a esse razzisti pare brutto c’eravamo arrivati…pareva.

  2. Però stavolta io rimpiango di non aver guardato Conti invece di sfogliare D di Repubblica…Questa battuta del fiore mi pare infatti davvero inoffensiva rispetto all’intervista della ministra Gelmini (la maternità è un privilegio, invece ci vuole sacrificio) e alle considerazioni collaterali di Guia Soncini nel suo articolo su Kate Moss (le adolescenti influenzate dai modelli estetici proposti dai media? ma quando mai!).

  3. Forse non ho capito…il conduttore faceva una battuta sul fatto che il fidanzato della concorrente le avrebbe tirato volentieri un cazzotto perchè aveva dato una risposta sbagliata?

  4. Lapsus freudiano, ha pensato a gancio nel senso di aggancio, inconsciamente voleva un “gancio” da Conti. Rispondendo “montante” era troppo esplicita la richiesta di farsi portare a letto 😉
    Si fa per scherzare, chiedo umilmente perdono se la battuta è troppo maschilista…

  5. Notoriamente sono un po’ tarda di comprendonio, ma non ho capito il dialogo. Chi ha detto a chi con una risata’(che disastro)’? E che c’entra la citazione del conti con il dialogo soprastante?
    Ma la cosa più carina è la visione del marito della signora Loredana che guarda l’eredità. Ed io che m’immaginavo questo austero signore immerso nella lettura dei promessi sposi in attesa delle performance milanesi!
    Ma quant’è simpatico questo marito della lipperini!

  6. Per quanto riguada le barzellette sui neri …. beh, non credo che si possa chiamare razzismo! Perchè allora gli ebrei dovrebbero offendersi ogni momento ed invece sono loro i primi a riempire il mondo di barzellette, anche crudeli, sugli ebrei.
    Il razzismo, come sappiamo bene e strabene tutti, è fatto di tante altre cose sottili o grossolane. Una di questo cose è quella di ‘trattare i neri come se fossero bianchi’! Credo che sia la più offensiva e quella che poi fa commettere a cascata tutti gli altri errori.
    Un’altra cosa, sottile, è quella di usare ancora il concetto ‘è di un’altra razza’. E purtroppo questa stupidaggine l’ho sentita dire anche da un sacerdote che frequenta spesso la vitaindiretta. Frase e sacerdote e conduttore che qualche volta mi hanno portato sull’orlo della distruzione dell’apparecchio televisivo.

  7. Rosemarie, le barzellette sugli ebrei degli ebrei hanno altro significato delle barzellette sugli ebrei dei non ebrei. Le barzellette e braiche sono affettuosa autoironia, le barzellette degli altri sono stilemi razzisti che collegano l’ironia a un posto diverso che gli ebrei dovrebbero occupare. Vale credo anche per l’ironia sulle persone di colore. Vale in genere per l’abissale differenza di intenzioni che c’è tra autoironia e ironia.

  8. Sì, allora avevo capito bene…Ma più che al topos del maschio che mena la “sua” donna, a me la battuta sembrava riferirsi a quello del congiunto/a che vede sfumare una facile vincita di cui sarebbe stato co-beneficiario, che immagino sia un classico dei quiz…Fosse stato il maschio a sbagliare una risposta scontata, non mi è difficile immaginare il conduttore (lui o altri) ironizzare allo stesso modo. Per questo dicevo che la battuta mi appare inoffensiva.
    O forse sono io troppo assuefatta a questi modi…

  9. EkerOffTopic. Scusate.
    [Ieri una mia amica su fb scrisse come status: “Perché se a 30 son senza figli la gente deve pensare che non sono felice?”.
    E’ montata una bellissima discussione, oltre i 40 commenti. Per la stragrande maggioranza di coetanee. Ebbene.
    Ebbene, la massima solidarietà.
    Su questo tema quelle ragazze\donne mi hanno raccontato di essere ben oltre tanti studi di marketing o di etichette sociali. A dispetto delle pubblicità. E del bombardamento mediatico.
    Forse è stato solo un caso. Una piccola isola felice.
    Ma vorrei sperare di no. Richiedo scusa per l’OT]

  10. @ Oberdan
    Chi la sta a guardare, la televisione?
    «Soltanto il 20-21% degli italiani ha in casa più di 50 libri: cioè, ha dei libri in casa. Gli altri cos’hanno? L’elenco telefonico, la guida turistica del posto, il ricettario della nonna e poc’altro» (Tullio De Mauro).
    13 milioni di italiani vivono in 691 piccoli centri urbani nei quali non c’è neanche una libreria.
    Basta, come base di partenza per dire che il problema esiste e non si risolve con un’alzata di sopracciglio?

  11. @ Francesca Violi
    Le parole che si usano sono la differenza. Quelle che tu usi sono molto diverse da quelle che usa il conduttore. Ti voglio fare una confidenza: io non amo i libri (e questo me lo tengo per me sennò che confidenza sarebbe) e penso che le parole siano “un tramite”. Il tramite dell’ immaginazione.
    Infine un motto (di quelli che dicono solo mezza verità): Le parole sono pietre……preziose per chi le dice o le scrive. Abbiamo una responsabilità, sempre, sia quando scriviamo che quando parliamo. Per questo “guardo la tele”;-)
    P. S. Non conosco un’ emoticon per fare dei complimenti al tuo buonsenso.

  12. cmq, sempre per parlare di stupidaggini televisive, all’Isola dei famosi di quest’anno una ragazza bruttina ha stracciato tre superbellone rifatte; pur nella considerazione del contesto idiota, quel pezzo di Italia che ha votato per fer perdere le dee della bellezza finta a favore della spigolosa bruttina mi sta simpatico e mi fa ben sperare nell’alba di tempi migliori

  13. Altro frammento di Conti . Ieri sera faceva un’intervista doppia con Frassica.
    La voce chiede : “Qual è il tuo regista preferito?”
    Conti risponde qualcosa poi Frassica risponde “Ozpetek, il noto regista che fa film sugli omosessuali e che è omosessuale anche lui”
    La voce chiede : “Qual è il tuo cantante preferito?” Conti risponde e po Frassica dice “Elton John, che è omosessuale ”
    Un altro paio così con Frassica che risponde “Tizo Caio, che è omosessuale”, poi la voce chiede “Chi è il tuo presentatore preferito” e Frassica “Carlo Conti, che è…” e Conti che lo blocca scherzosamente.
    Omosessuale è quindi un insulto? Nel giorno della condanna di Storace, rilancerei qualcosa di destra tipo “A Frocio!”
    Ps. Per chi fosse già pronto a partire con la solfa “isolitifrocifissati”, me lo ha raccontato mia moglie.

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