Riscoprire narrazioni è cosa buona e necessaria in tempi dove le narrazioni stesse – almeno quelle che riguardano le donne – non se la passano troppo bene. Grazie alla segnalazione di un amico, scopro che è disponibile integralmente La Souriante Madame Beudet, film muto francese del 1922 diretto dalla regista surrealista Germaine Dulac. E considerato il primo film “femminista”. Eccovelo.
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Lo slancio di “affetto” finale del marito è orribile, povera donna. 🙁
Grazie Loredà 🙂
Melancholia (Trier) è un film recente e si occupa di due donne. Ed è anche un film di una bellezza incontenibile. Il che non guasta. Senza nulla togliere ai capolavori del passato, penso a Dreyer ad es, non me la sento di accettare questa idea che le narrazioni pro-fem oggi siano deboli; semmai trovo il pubblico incapace di comprendere ciò che il regista ci vuole comunicare. Lo stesso Carpenter, spesso impelagatosi nell’horror un po’ gratuito, ha recentemente partorito un film (imho bellissimo oltre che intelligentissimo), The Ward, in cui la narrazione è tutta concentrata sulla donna, in particolare il dramma di una giovane donna rapita e violentata in età preadolescenziale. Va da sé che il film non sia stato accolto un granché bene…