LA VIGILIA DEL SALONE DEL LIBRO

Da domani a domenica sarò a Torino, al Salone del Libro (dunque, niente aggiornamenti del blog fino a lunedì prossimo): niente presentazioni tranne una (domenica alle 11 al Caffè letterario, per Gli increati di Antonio Moresco) e tre giorni di co-conduzione di Fahrenheit con Marino Sinibaldi.
Il cosa aspettarsi dal Salone è argomento giornalistico (e non solo) assai gettonato. E’ stato ed è un anno difficile, con un cambiamento in arrivo (la fusione fra Mondadori e Rizzoli) che avrà probabili ricadute soprattutto in termini occupazionali.
Come già detto per il 2014, però, sono stati pubblicati molti buoni libri: anche di autori italiani, vorrei sottolineare. Non potendo citarli tutti, vi dico solo che al momento (oggi) mi sto destreggiando fra i racconti di Valeria Parrella di Troppa importanza all’amore e l’antologia L’età della febbre pubblicata da minimum fax.  L’elenco completo  sarebbe lungo e parziale: ma, ripeto, non è in discussione la qualità della scrittura, che a mio parere è crescente, quanto la diminuzione del desiderio di leggere “un libro”. Perché per leggere si legge come non mai, vecchia storia: si leggono le vite che non sono la nostra sui social, per esempio, dall’alba al tramonto e oltre, e in molti casi questo sostituisce e appaga.
Ci sono, quest’anno, molti compleanni eccellenti da festeggiare: i sessant’anni di Feltrinelli, i mille libri usciti nella collana “Memoria” di Sellerio, il cinquantenario degli Oscar Mondadori, i 25, da editore, di Sergio Fanucci. Fra un brindisi e un ricordo, sarà l’occasione per chiedersi quale sarà la strada da prendere per molti di loro e di noi. La strada dell’editoria, care e cari, prosegue in  una direzione che al momento io non sono in grado di vedere: e forse non riesce a vederla nessuno.
A lunedì.

2 pensieri su “LA VIGILIA DEL SALONE DEL LIBRO

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