LE BUGIE SULLA SCUOLA

Scrive Girolamo De Michele su Carmilla:
“Il fatto: martedì 17 giugno sono stati presentati i risultati di due ricerche, TALIS 2008 e Economics Survey of Italy. Con un curioso intermezzo (vedi qui): ai presenti è stata prima distribuita, e poi ritirata una cartelletta contenente le sintesi e degli abbozzi di traduzione delle ricerche. Un comunicato del Ministero, e un articolo sul Corriere della Sera con ampi virgolettati (un pelino più distaccato quello su La Stampa), ci informano che con queste ricerche l’OCSE ha bocciato la scuola italiana, valutando positivamente l’operato del Ministro. Altri giornali, su carta e on line, grandi piccoli, piccolissimi riprendono – addirittura con taglia-e-incolla spudorati – la notizia.
Che però è falsa.
In sintesi: il Ministro spaccia per nuovi dati che sono vecchi, confonde il primo rapporto col secondo, e il secondo con uno ancora da stilare. E fornisce dati non veritieri. Che però i giornalisti italiani, in barba alla deontologia professionale e al controllo rigorosa delle fonti, prendono per veri: se lo dice il Ministro…
Bene: la verifica l’abbiamo fatta noi. Quello che segue è l’esito della nostra verifica dei poteri. Con, in Appendice tutti i link per chi volesse verificare come stanno le cose”.
Continua qui.

11 pensieri su “LE BUGIE SULLA SCUOLA

  1. Nella cultura italiana, anche in larghe fasce della sinistra, l’istruzione è tema da ombrellone sulla spiaggia secondaria all’etica vera alla politica vera e tutte le cose vere che rotano in maniera conclamata intorno al Potere. Sicchè i giornalisti hanno meno premura a dare notizie esatte et affidabili, e il ministero viene affidato a una donna, che appunto non conta una sega.
    Anche con l’ambiente la solfa è la stessa.

  2. parlando di scuola, chi si ritrova in questi giorni a fare domanda per aggiornare la propria posizione nelle graduatorie d’istituto, deve affrontare un’odissea che rasenta la parodia. Occorre compilare un modulo scaricato online, compilare un altro modulo di registrazione, controllare via email che il ministero ti abbia inviato la prima parte di un codice, andare alla scuola designata per la consegna del modulo con fotocopia di codice fiscale e documento, farsi riconoscere (non si sa mai chi possa tentare un’impresa di questo tipo per un posto che non si sa se arriverà, wow), ricevere la seconda parte del codice (Indiana Jones schiatterebbe d’invidia), poi tornare su internet, accedere con le due parti del codice ad un altro modulo per la scelta delle scuole da inserire nella seconda parte della domanda, compilare il tutto online, inviare et voilà, il gioco è fatto, semplice nooo?

  3. @ Zauberei
    Io ho un’altra versione dell’atteggiamento dei “giornalisti”. C’è chi ha il culo sul cadreghino, e se lo tiene ben riparato. E c’è usa la scuola per mandare segnali a qualche diligenza che ha ancora uno strapuntino libero, nella speranza che il vetturino (ad esempio Mario Giordano) faccia salire. E la scuola è un buon terreno per giocare al “io non sto con Berlusconi, però…”

  4. Chi giudica l’operato dei giornalisti? Idea Loredana, non so se attuabile. Ci sono rank per ogni cosa oramai, dalle università ai migliori medici nel singolo settore di appartenenza, perché non fare una graduatoria con i giornalisti più affidabili e sottoporre gli articoli a verifica? Un lavoro enorme, ma sarebbe di grande utilità per la gente che si informa.

  5. Certo, si può misurare tutto di questi tempi, però mi pare difficile misurare quanto un intellettuale sia embedded. Sicuramente però con i gironalisti la misura è un po’ più facile.
    Sono rimasta allibita qulche sera fa nel vedere come a ‘Un posto al sole’, una delle soap più seguite della rai, venisse messo alla gogna un personaggio che, nemmeno tanto velatamente, alludeva a Veronica Lario.
    In sintesi: una moglie che con la sua instabilità psichica ha messo in crisi il matrimonio con un magistrato integerrimo (una variante ironica rispetto alla cronaca) fino a spingerlo ad abbandonare il tetto coniugale, scrive una lettera aperta ad un giornale in cui denuncia l’inaffidabilità del marito non solo come uomo privato ma anche come uomo pubblico.
    Guarda caso la nuova compagna del marito è una giovane donna, attualemente manager, che aveva avuto dei trascorsi televisivi (ma nello sceneggiato si dice esplcitamente ‘velina’).
    I giornali scandalistici si buttano a capofitto sulla vicenda gettando fango sugli ‘innocenti’ e tutti gli altri personaggi, a una voce sola, si sdegnano e si indignano fortemente sul fatto che a parole scriteriate di una donna scriteriata sia stato dato tanto credito. Ma si sa come sono fatti i giornali: sono tutte menzogne!
    O sono io troppo sensibile a certi messaggi oppure i signori sceneggiatori stanno giocando parecchio sporco.
    Solo che io non vedo un modo per misurare il loro operato. Magari sono pure io un po’ labile di cervello e parecchio scriteriata a scrivere questo commento, chissà.

  6. Valeria, i soggetti delle soap vengono scritti almeno 4-5 mesi prima di quando vengono trasmesse le puntate. Mi pare un po’ “tirata” la tua ipotesi (ma tutto è possibile, ovviamente).

  7. Io spero che sia tirata, ovviamente, ma quello che ho visto mi pare proprio un calco di quello che è avvenuto. E’ anche probabile che ci siano dei precog in televisione. E questa è l’ipotesi che da lettrice di fantascienza mi piace di più.

  8. – girolamo dici? Urca! Agghiacciante…. ma ci devo pensare.
    – valeria io fui interpellata – perchè stavo al telefono rosa all’epoca – dagli sceneggiatori di un posto al sole per una roba di stupri, che poi andò in onda tipo due anni dopo. Comunque una lungimiranza agghiacciante!

  9. I giornalisti italiani eh? Senti quello che ho letto ieri su “la Repubblica” in un riquadrino dove si parlava di una poesia giovanile di Umberto Eco dedicata alla luna: « Nel corso della prima puntata Umberto Eco leggerà una sia poesia- composta a sedici anni – e, naturalmente dedicata al CELEBRE SATELLITE NATURALE DELLA TERRA. La Luna il CELEBRE SATELLITE NATURALE DELLA TERRA????
    Definire la Luna “il celebre satellite naturale della Terra” è roba che attiene a pura perversione linguistica. E pur non avendo io nulla da dire riguardo alle perversioni fin quando sono liberamente esercitate tra maggiorenni consenzienti, qui il discorso cambia. Ci vuol niente che un giornale capiti sotto gli occhi innocenti di un bambino. Roba da procurargli un trauma da cui mai più si risolleverebbe. Celebre? Famoso? Sai , se ne parla anche sui rotocalchi… della Luna… il famoso satellite naturale… sai… della Terra… la famosa Terra… dove un decerebrato parla di celebre ( celebre!!!!) satellite naturale della Terra…
    Cose da matti. Anzi cose fuori dal mondo. Cose lunari… da celebre satellite naturale della Terra…

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