Uno
"La stragrande maggioranza degli editori continua a ritenere [il
download dei libri] una bizzarria. Capita addirittura che editori,
parlando di noi, liquidino sbrigativamente il copyleft definendolo
‘marketing’ o ‘una furbata’. Ma certo che è anche
marketing, che discorsi. Noi con le royalties ci campiamo. La
contraddizione, infatti, non è questa, bensì il fatto che un editore,
il quale in teoria sarebbe un imprenditore, di fronte a un esempio di
marketing che non soltanto ha successo ma crea comunità, lo disprezzi
con toni ‘puristici’ (!) anziché prendere esempio. Quanto all’essere
furbi: ma perché, è meglio essere stupidi? Boh."
Così Wu Ming nell’ultimo numero di Giap!, a proposito di copyleft e della nascita di Vibrisselibri.
Due
Il ministro Melandri spiega (qui, per esempio) i punti cardine del codice anti-anoressia.
Simone De Beauvoir, dall’ al di là dei filosofi, pazientemente le ricorda che l’anoressia è il rifiuto di un destino femminile passivo e non la capricciosa adesione ad un modello estetico contemporaneo (come la metteremmo, altrimenti, con le anoressiche dei secoli scorsi, che ignoravano l’esistenza di Dolce&Gabbana?). Le lettrici di SdB, dal canto loro, si chiedono con meno pazienza fino a quando si continueranno a confondere le cause e gli effetti (in altri termini, se la battaglia anti-taglie non si lega ad un’analisi complessiva sulla cultura del femminile, e sulle pesantissime problematiche in cui oggi affonda, non se ne esce).
Rassegna blog per eventuali volenterosi consulenti del ministro (e per tutti, ovvio):
Babsi, Giulia, Belljar, Mafe. Aggiornabile.
Ragazzi, il problema è che covate un risentimento “ad personam”. E’ un problema percettivo e totalmente vostro.
Ovvio allora che chiedervi di fare gli intellettuali è come chiedere a un gatto di stirare e piegare la biancheria.
un abbraccio
Non sforzarti così tanto di convincermi che sei un buffone. E che ancor più buffone è chi ti manda.
a.b.
il mio gatto ‘fa’ anche la lavatrice e per seguire meglio il ciclo si centrifuga in mezzo alle lenzuola.
A lui piace così, che ci vuoi fare.
Dubito che sia un intellettiale.
Ti invita da dentro la centrifuga a evitare quel piccolo e infido meccanismo psicologico che si suol chiamare ‘proiezione’. Codesto comportamento consiste nell’attribuire ad altri comportamenti odiosi se riconosciuti come appartenenti a noi stessi.
Prima contestavo l’innegabile verve accusatoria di un tuo Preferito contro il ‘resto do munno’. Ci sono purtroppo dati di fatto (il suo defilato silenzio precedente) e la sua ignoranza di altre iniziative in corso che testimoniano (almeno) la sua disinformazione. Visto che, trattandosi di intellettuale, poteva informarsi, sorge il dubbio che abbia sfogato su altri una rabbia in cui lui stesso era parte in causa, ma gli doleva riconoscerlo.
Anche questo fa parte della nostra Specie anche se non lo mettere tra le emrgenze.
A quel signore che ci accusava urbi et orbi ò stato solo chiesto un minimo di moderazione e lo si à invitato ad accodarsi a quanto già inaugurato durante il suo sonno, paritariamente, amabilmente e con spirito di condivione (tutte cosette molto ecologiche e rispettose dell’ambiente e anche della specie).
Che c’è di male?
forse l’abbiamo fatto con un pò di calore, niente in confronto all’irruenza che per un momento ha scosso il mondo come il barrito di un elefante inciampato in un sassolino.
A.b. Il mio gatto ti invita in centriguga, fossi in te lo ringrazierei e declinerei defilandomi.
besos
Ok, ora WuMing1 inizia la nuova tiritera del “chi mi manda”.
Non sa più che cazzo dire, ha esaurito le citazioni di Schopenauer, gli resta la dietrologia.
Spettatrice, per me tu vuoi affetto. Cose carine, coccole, abbracciatone. Lo leggo tra le righe, sbaglio? 🙂
a.b., da te?
Titonco, ormai fai la corte a tutte le parvenze femminili sul blog, suvvia, non aproffittare del fatto che Angelini sta traslocando 🙂
Non è che, per caso, le coccole le cerchi tu o….che stupida….. stai forse cercando di sedurmi?
vuvvia, morbidone 🙂
besos
No, qui non c’è niente “dietro”. E’ tutto davanti.
Sono stanco di perdere tempo col PR, mandami direttamente il padrone del locale.
Va bene, mi hai sgamato diavolaccio d’un WuMing, ti rivelo chi manda e ti invito ad aspettarlo, il padrone del locale si chiama… Godot!
No no Spettatrice, ho già il mio bel bettasù, non posso permettermi di incrementarlo, cioè una parte di me lo incrementerebbe volentieri (dalla “a” alla “z” è una parte verso la “l” 🙂 ma poi mi viene in mente il finale del Don Giovanni di Mozart, sublime, però un po’ drammatico… E poi, non è giusto fare cataloghi. E poi ancora, benché il fottutissimo “l” dica sempre la sua, “a”, cioè andrea, è il solito romantico da strapazzo… 🙂
Senza secondi fini -giuro- martedì sono al Capranica (sei di Roma no?) e spero di uscire per la pausa pranzo. Se vuoi un caffettone passa.
Ah, mi raccomando Spettatrice, non prendere troppo sul serio quello che dice Wu:
“No, qui non c’è niente “dietro”. E’ tutto davanti.”
Lui continua a farmi questa pubblicità alla Siffredi che è del tutto ingannevole! :-)))))
Eh, ma non è mica roba tua: tu sei il PR! Reclamizzi il vigore di altri.
Questa tiritera del mandante mi fa intuire che invece di litigare con un cinese, avevo davanti un lillipuziano col megafono.
eheheh
se io coltivo insalata mi fa piacere venderla. Me la compra chi convinco della sua bontà o salubrità o chi la comprerebbe lo stesso perchè “abituato” a comprarla.
Nessuno mi invidierà perchè campo anche bene coltivando e vendendo insalata.
Amedeo passa all’insalata, con essa spacci libri di contrabbando e nessuno ti rompe più i coglioni.
secondo me eh?
Non importa con chi parlavi, importa come lo facevi. I tuoi sono i modi di un PR.
[Scena: l’ingresso del blog Lipperatura.]
Ciao, come ti chiami? Vedo che stai cercando un posto dove divertirti, ma hai bisogno di qualcuno che ti dia una dritta. Lascialo perdere questo posto, qui non si fa vera cultura. A cento metri da qui c’è un blog bellissimo, ci scrivono scrittori bravissimi. Tutti veri artisti, eh, mica scribacchini come quelli che trovi qui. A te piace leggere, vero? Eh, sì, si vede subito. Bene, guardami: io me ne intendo, ti garantisco che là ci sono testi fichissimi, tutta roba importante, si discute di cose alte, mica di videogame! Eh, lo so: intuito. L’ho capito subito che non giochi ai videogame, altrimenti non ti rivolgevo nemmeno la parola 🙂 E’ un blog bellissimo, non perdere tempo qui davanti, guarda, prendi questo flyer, così vedono che ti ho mandato io. Vale davvero la pena, non c’è nemmeno la consumazione obbligatoria. Vedrai che mi ringrazi, dopo. Tutti Autori coi controcazzi. Da me non prendi fregature, puoi chiederlo a chiunque incontri. Io lo so, dove ci si diverte con la vera cultura.
…
Come? Non ti va? Ma scusa, prendi almeno il flyer…
Ma aspetta un momento, come mai non ti va? Spiegamelo! Non capisco, non ti piace leggere? Non ti piace la cultura? Ehi, un momento, dov’è che vai? Aspetta un momento! Come “giù le mani”? Io ti garantisco che c’è un posto fichissimo e tu non ci vuoi andare? Ah, ho capito, allora: sei una di quelle che leggono i nuàr, che si fanno infinocchiare dal marketing di questa industria editoriale corrotta… Che fai?? Non urlare, che arriva gente…
No, è tutto a posto. Vi dico che è tutto a posto, ma che volete voi? Fatevi i cazzi vostri, non sta succedendo niente, stiamo solo parlando di arte e di cultura… Ehi, lasciatemi stare!!! Giù quelle cazzo di mani, non sono un molestatore! E’ lei che mi ha adescato, è una di quelle!!! Legge Faletti!!! NON VI AZZARDATE, IO RAPPRESENTO I DIRITTI DEI LETTORI!!! [lo trascinano via, continua a urlare] VE NE PENTIRETE!!! OH, SE VE NE PENTIRETE!!! Mi basta una telefonata!!! Vi metto nei guai!!!
Ok, ok, vediamo se ci sentite da quest’orecchio: sono amico di Gipi!!! Come la mettiamo adesso?
…
Come sarebbe a dire “Chi è Gipi?” State scherzando? Vi ho detto di tenere giù le mani!!!
[Ovviamente, con mille scuse a Gipi: i fans uno non se li può scegliere:-)]
quanta pazienza ci vuole eh amedeo?
miiiiiiiiiiiiiiiiiiii
a.b.
scusa per l’appuntamento saltato e mai condiviso 🙂
…non so se tiri a indovinare per cercare di capire dove vivo, chi sono ecc…
alla tua curisosità posso solo fornire un’informazione: odio vivere nelle città con più di 500.000 abitanti, al massimo ci vado perchè interessata a qualcosa che accade o che voglio vedere/sentire.
Provinciale? ebbene sì, carissimo
besos
Spettatrice ti ho semplicemente confusa con “scialli e ventagli” che mi pare sia di Roma.
Il fatto è che Roma è l’unica grande città che mi piace, quindi mi rimane impressa la gente che ci vive.
Però sto bene dove sono. Credo di avere la malattia dell'”eremita di via Fondazza”… Mi pare che in una città piccola si viva meglio e sia più facile pensare con la propria testa (in fondo siamo in rete quando vogliamo). Prendi il teatro, nella mia zona c’è il meglio del teatro di ricerca, e si sviluppa anche grazie a una specie di isolamento “provinciale” (ovviamente quanto serve). E poi, si può stare ovunque, ma uno che è mona resta mona, vero Robbe’? 🙂
Infatti! Anche se ti trasferissi a Roma, non cambierebbe mica niente! 😎